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Iscritto dal : 8/1/2007 Posts: 8
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ieri la ragazza di mio fratello ha ricevuto un e-mail da phonebook ke diceva ke si era registrata al sito e le davano i dati d'accesso. ma lei nn ha mai fatto rikiesta di registrazione, accedendo poi ha trovato ke erano pubblicati tt i suoi dati personali tra cui l indirizzo msn, il numero di cell etc...la stessa cosa è accaduta a mio fratello. come è possibile?
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Iscritto dal : 5/2/2006 Posts: 6,184
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Qualcuno è entrato nel suo pc molto probabilmente tramite msn,forse aprendo qualche file inviato da un'amico che era infetto da uno spyware,quello che deve fare è modificare l'account su msn e cambiare la password,intanto userei MSNfix per cercare di ripulire messenger,lo trovi a questo indirizzo con le istruzioni: http://geniv.forumcommunity.net/?t=10260560e dopo fare delle scansioni con Super antispyware,antivirus,Spyboot search e destroy(sempre in modalità provvisoria e punto di ripristino disattivato)alla fine postare un log di HijackThis(eseguito in modalità normale)in Virus sicurezza e privacy dove gli esperti potranno valutare il da farsi.
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Iscritto dal : 9/6/2006 Posts: 7,688
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Cambiare subito il numero di cellulare...però è una grande seccatura!
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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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Permettetemi un piccolo sfogo, ma certe cose proprio non riesco a sopportarle. A domande scritte nel modo orribile come quella di klaudiett non bisognerebbe dare risposte. Mi domando come sia possibile storpiare e rovinare la nostra bella lingua in quel modo. Scrivere ke invece di che, nn invece di non che senso ha, si risparmia una lettera? Le risposte che danno le persone più colte e preparate di questo forum, sono scritte in un perfetto italiano e grammaticalmente corrette. klaudiett, scusami, non ti offendere, ma certi fraseggi lasciali a chi scrive centinaia di sms, quasi sempre senza senso. Un cordiale saluto a tutti.
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Iscritto dal : 4/6/2008 Posts: 866
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cbbusto, permettimi tu,ora, un piccolo sfogo: qui se c'è qualcosa di insensato è solo questa tua precisazione... Le lezioni di grammatica si impartiscono nelle aule..non qui, faresti meglio a spendere 5 minuti della tua vita in una ricerca su google per aiutare l amico/a klaudiett, evidentemente il serio problema di questa persona non ti ha sfiorato minimamente.. Complimenti
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Iscritto dal : 4/6/2008 Posts: 866
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(tornando al problema) è strano però che è accaduto a tutti e due.. l ipotesi di rudewolf è sicuramente fondata, rudewolf io suggerire di postare subito il log di hijack this senza scansionare con programmi,in modo tale da vedere se effettivamente è presente qualche voce associata a phonebook
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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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Simone, scusa, ma non credo di essermi rivolto a te, e nemmeno di aver detto cose insensate, dovresti moderarti. Invece di perdere tempo a rispondere a me, perchè non hai dato tu la risposta?
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Qualsiasi lingua -purché ancora "viva"- è in continua evoluzione... italiano compreso! Può anche apparir bizzarro, ma perfino i "ke" sono nient'altro che uno dei tanti variegati "andazzi", più o meno sgradevoli, più o meno casuali, di tale meccanismo evolutivo. Va bene precisar che è meglio scrivere -potendo- in modo comprensibile e corretto. Ma non facciamone poi troppo una questione. Coi chiari di luna che corrono oggi, potremmo ritrovarci, fra non molto, un italiano assai diverso da quello, tanto amato, ciucciando il quale tutti siam cresciuti... E non sarà -se accade- "una catastrofe", ma semplice, inevitabile (in ogni lingua "viva"), evoluzione di fonemi, di sensi e di stilemi. Di associazione fra suoni, grafemi e concetti. Insomma, "evoluzione". Storia (unita a Tradizione) mostra che non è facile -checché ne dicano i "puristi" della Crusca- decider se questa o quella "direzione evolutiva" sarà poi quella giusta. Un bel po' dei "figli di Albione", negli anni pre-Shakespeare, persero anni di vita strappandosi i capelli e lamentando che la lingua loro se stava andando irrimediabilmente "a carte e quarantotto" (si stava verificando, all'epoca, il distacco -che anche oggi, parlando, si nota- fra la parola scritta e la maniera in cui invece andava pronunciata... Sino ad allora, infatti, anche loro, pronunciavan le parole all'incirca nella stessa maniera nella quale le scrivevano), ma poi il risultato è stato di quelli "da lasciare tutti a bocca aperta": lo splendido canto di Christopher Marlowe, il magico afflato di Shakespeare... e via dicendo... fino a arrivare al grande Joyce e addirittura oltre... Ergersi -oggi esattamente come ieri- a "custodi della propria lingua", insomma, ha certamente un senso, ma solamente "fino a un certo punto"... L'evoluzione di ogni lingua nasce, difatti, proprio "da chi sbaglia" a scriverla o pronunciarla, non certo da chi non commette errori (lui "non ci evolve", perché non inventa niente, non cambia niente, non "rivoluziona" niente). Sta proprio lì, la vera chiave del nostro futuro: in chi, giudicato col metro di oggi, scientemente -dunque, "per lucida scelta"- sbaglia.
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Iscritto dal : 10/14/2008 Posts: 2,777
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ti dico cio' che è capitato a me:ho ricevuto un messaggio da un amica(totalmente all oscuro)su msn,in cui era presente un link cliccando il quale avrei saputo quale dei miei contatti era ancora attivo,e siccome di alcuni non avevo notizia da tempo l ho cliccato.dopo non molto lo stesso messaggio,questa volta a nome mio,è stato inviato a tutti i miei contatti,e non solo,sono stato visto attivo su msn quando non era fisicamente possibile potessi esserlo.ho ovviato avvisando tutti di non aprire nulla da me inviato (con la frase che si puo' immettere come presentazione,ed ho cambiato la pass.certo che se hannoavuto accesso ai tuoi dati riservati è una bella seccatura!comunque il primo passo è certamente cambiare la pass,perchè non è escluso che qualcuno si sia impadronito della tua identita',dopodichè credo che rudewolf abbia espresso l esatta modalita' di comportamento.in bocca al lupo
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Iscritto dal : 1/25/2006 Posts: 359
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la saggezza di monsee
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Iscritto dal : 10/13/2007 Posts: 822
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ermione ha scritto:la saggezza di monsee Non ci avevo mai pensato ma Monsee ha ragione.
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Iscritto dal : 3/28/2007 Posts: 633
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amicoingrato ha scritto:ermione ha scritto:la saggezza di monsee Non ci avevo mai pensato ma Monsee ha ragione. altre parole non servono
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Iscritto dal : 8/1/2007 Posts: 8
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grazie a "tt" x le risposte, ho fatto un test "cn" un anti-spyware e ho trovato 11 spyware.baidu "nn" so ma credo sia quello il problema, l'unica cosa "ke" resta da fare è cambiare la pass di msn.
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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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Buongiorno Monsee, mi aspettavo la tua risposta, concordo con te. Leggere i tuoi post è un piacere, c'è molto da imparare. Non intendo ergermi a difensore della mia lingua, non è certo l'unica, la considero solo fra le più belle, non mi piacciono le storpiature, che non sono scientemente volute, tutt'altro, con quelle non ti evolvi e non inventi niente. Tu usi l'Italiano in modo pulito, corretto, misurato nelle risposte e quel che più conta, comprensibile a tutti. Io ammetto che qualche volta mi lascio prendere la mano, poi mi ravvedo. Un saluto a tutti e buon lavoro.
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Iscritto dal : 8/1/2007 Posts: 8
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cbbusto ha scritto:Buongiorno Monsee, mi aspettavo la tua risposta, concordo con te. Leggere i tuoi post è un piacere, c'è molto da imparare. Non intendo ergermi a difensore della mia lingua, non è certo l'unica, la considero solo fra le più belle, non mi piacciono le storpiature, che non sono scientemente volute, tutt'altro, con quelle non ti evolvi e non inventi niente. Tu usi l'Italiano in modo pulito, corretto, misurato nelle risposte e quel che più conta, comprensibile a tutti. Io ammetto che qualche volta mi lascio prendere la mano, poi mi ravvedo. Un saluto a tutti e buon lavoro. secondo me tu hai ragione sul fatto della lingua ke nn si devono usare storpiature infatti nel vocabolario della lingua italiana ce: "non"e no "nn", però secondo me è inutile ingripparsi su queste cose l'importante è sapere cosa stai scrivendo e nn commettere lo stesso errore in documenti più importanti
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,616
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questa battaglia sulla lingua e il modo di scrivere l'avevo già portata avanti un po di tempo fa. da fastidio leggere queste abbreviazioni (che posso capire ma non accettare con i cellulari)quando si ha a disposizione una tastiera e dieci dita. Personalmente se leggo questi messaggi steno/telegrafici anche se so la risposta, non rispondo.
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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X cbbusto: No, il mio discorso NON era "diretto contro di te": voleva essere un pochin più "generale" (tieni presente che io, di fatto, scrivo... e mi considero perfino -giusto o sbagliato- un buon poeta). Puntavo, in pratica, a ricordare -la gente, tante volte, se lo scorda- che ogni lingua "viva" è un work-in-progress. E che ci voglion tutti, affinché cresca: sia quelli che insiston sulle regole (e sul loro rispetto, cosa più che legittima), sia quelli che le regole le infrangono (per scelta, sia ben chiaro, e giammai "per ignavia"). Fa bene a puntualizzar chi puntualizza. Però, potrebbe anche far bene (ce lo dirà la Storia, nel futuro) chi "spezza le catene" e conia perciò-stesso nuove regole... La sola giudice di tutto, se ci pensi, alla fine dei conti, è la bellezza (la bellezza dei suoni delle frasi, dei segni grafici, degli stili -vecchi e nuovi- che si contendono ogni lingua). Perché, alla fine, è la scelta più "bella" (secondo i canoni estetici di quel particolare momento), quella che dura per davvero e che fa scuola. Niente di personale, dunque. E nessuna polemica. Perché c'è un intento da apprezzare (e che io apprezzo) alla radice del tuo intervento (lo stesso intento -non "polemico", ma "in difesa della chiarezza e della bellezza"- che spinse, qualche tempo fa, persino il prode Giza a scriver cose molto vicine a quelle che hai postato anche tu).
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Iscritto dal : 6/20/2008 Posts: 7,111
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Concordo con Monsee che la lingua è viva, soggetta a mutamenti che derivano dall'uso che ne fanno i parlanti. E' un concetto ancor oggi validissimo espresso da Ferdinand de Saussure ( http://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinand_de_Saussure ). Chi ricorda, ad esempio, l'uso corretto di questo, codesto quello ? Tra qualche anno "sta" diventerà stà, "accelerare" si scriverà accellerare; si dirà saluto a Mario e così via, secondo regole stabilite, appunto, dalla consuetudine di chi parla. Alcuni vocaboli non si usano più (es. sommommolo, pateracchio, patassio, muffido, ultroneo ...), ne entrano invece altri nuovi (vu cumprà, tangentopoli, edonismo reaganiano, convergenze parallele, paninaro, coatto ... ). Tutto questo non deve scandalizzare. Attenzione però che la lingua è un mezzo per comunicare e una lingua più è ricca di sfumature e più incisiva risulta parimenti la comunicazione stessa. L'abolizione del congiuntivo, la "caduta" dei casi obliqui con il pronome relativo (e sono solo due esempi) portano inevitabilmente ad un impoverimento della lingua e di questo dobbiamo renderci consapevoli. Già il lessico delle persone si è notevolmente ridotto (non si legge quasi più); quando anche la comunicazione scritta degrada a livello di sigle (o quasi), il fenomeno si fa preoccupante. Va bene, accettiamo anke ki scrive in qlque modo, xchè nn ci si deve skandalizare di nnte. Se uno studentello vi dice (fatto vero) che uno degli ufficiali di Garibaldi si chiamava Nino Biperio, gli diciamo bravo? Anni fa, in un corso sul Logo (ne ero il formatore), alcuni corsisti ( erano insegnanti) scrissero le istruzioni così: RIP 2 [A 40 D 90 A 60 D 90] oppure le procedure diventarono X CASA ecc. . Cattive abitudini (usare abbreviazioni al posto delle corrette primitive ) che il computer, per fortuna, non accetta. Sono un "vecchietto" che ha lottato mezza vita per insegnare ai bambini a scrivere in modo comprensibile, perciò certe abitudini mi fanno orrore. Non confondiamo,inoltre, velocità di comunicazione per sciatteria: scrivere l senza apostrofo, mettere la minuscola dopo il punto non sono solo regole formali: sono regole dettate anche per rendere la parola scritta più comprensibile. Certe volte, quando devo rispondere a qualche quesito, devo veramente sforzarmi di capire cosa c'è scritto. La regola soggetto+predicato+ complemento viene molto spesso inapplicata e il testo diventa confuso, oscuro, senza comunicazione. D'accordo, ognuno scrive come sa e può, ma forse un pochino di attenzione a ciò che si scrive bisognerebbe averla, se non altro come forma di rispetto verso chi legge. Mamma mia, mi sto accorgendo che divento sempre più un "vecchietto" brontolone e un laudator temporis acti (va bene il latino, Tersicore?). Ciao a tutti.
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Iscritto dal : 5/2/2006 Posts: 6,184
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Se posso vorrei dare un mio modesto parere.Storpiare le parole non è bello e io cerco di attenermi alla madre made lingua,però è anche vero che si creano nuovi vocaboli che in una parola esprimono un concetto ed entrano a far parte della lingua corrente e messi anche sui vocabolar ufficiali come lo Zingarelli o il Devoto-Oli(Vedi chattare,messaggiare,etc..).Quello che ritengo necessario è chi scrive in maniera abbreviata o con i nuovi termini sappia anche scrivere correttamente più o meno anche l'italiano.Io sono un conterraneo di Dante e da buon toscano mi piace conservare il mio dialetto(come penso sia giusto per le altre regioni d'Italia)che però non userò mai in uno scritto pubblico. Per klaudiett: Fai la scansione con MSNfix.
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