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Ciao,
Vorrei dire la mia a proposito del decreto legge Urbani. Abito in Svizzera e per ora noi siamo fuori da queste "penose situazioni". Quindi, lo dico sinceramente, NON ABBIAMO PAURA di condividere i files.
Per quanto riguarda il decreto vero e proprio, credo che porti un vero DANNO a tutta l'industria cinematografica e non! Ci sono persone che non vanno al cinema proprio per niente e che hanno la possibilità, attraverso i software di condivisione, di venire a conoscenza di film davvero belli. Il software di condivisione, (kazaa, ares, e-mule, ecc....) è un incentivo ad ACQUISTARE! Proprio così. Ai miei tempi (anni 80) si era soliti andare al negozio di musica dove c'era la possibilità di ascoltare il lavoro dell'artista prima di acquistarlo. Ecco, la condivisione serve appunto a questo. Non solo nel caso della musica, ma soprattutto dei film. E' a conoscenza di tutti il fatto che nessun film scaricato dalla rete sarà mai pari ad un VIDEO-CD. Il CD ti mette a disposizione
- una qualità nettamente migliore - tutta una serie di optionals (vedi inter- viste con gli attori, spezzoni della rea- lizzazione, ecc... che rendono il tutto molto più interessante) - degli accessori non scaricabili da internet (vedi copertine, gadget, ecc...)
Tutto questo non dovrebbe portare introiti nelle casse dei cinematografici? Ma certo che si!
Probabilmente il signor Urbani e tutta la sua combriccola sono al soldo di coloro che vogliono ancora vendere un CD musicale al prezzo di 30 euro (e parlo per l'Italia dove i CD costano più cari che non nel resto dell' Europa!)
Mi dispiace che a farne le spese sia sempre e comunque la povera gente che vorrebbe solo un po' di onestà e di chiarezza in più!
Comunque, tristi notizie per questi "signori" I maggiori artisti contemporanei ormai sono sulla via dell'autoproduzione. Quindi non hanno più bisogno delle case discografiche, le quali hanno probabilmente i giorni contati.
E' noto ormai che i CD musicali si possono già acquistare presso il sito dell'artista stesso, AD UN PREZZO PIU' CHE ONESTO!!!!!!
Ormai per gli avvoltoi è solo una questione di tempo.......verrano spazzati via!
Alea jacta est
Un saluto dalla Svizzera Falco
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Purtroppo anche se non ci sta bene di perdere il tutto gratis, lo scambio file alla lunga ammazzerà musica e cinematografia attualmente sono pochi quelli che scaricano i film, troppo lunghi, ma con l'avvento futuro di internet 2, ove si viaggera a decine di Gb per secondo su internet, la copia di un film avverrà in pochi minuti. se puoi trovare il film gratis su internet, cosa ti spingerebbe ad andarlo a comprare dopo averlo visto? certo ci sono i collezionisti che vogliono avere la copia originale, ma questi sono più unici che rari. Mettiti nei panni di un musicista, dopo aver lavorato per un anno alla sua musica, arriva internet e regala il suo lavoro. Non è affatto giusto. Certo non è giusto neanche che i costi sono cosi alti, se guardiamo i prezzi dei computer, scendono in continuazione, il mio primo computer l'ho pagato 3.000.000 20 anni fa, sei anni fa lo pagai 2.000.000 oggi sono andato a vedere un P4 a 2,8 Mhz con masterizzatore DVD 500 Mb di ram disco fisso da 120, prezzo 800 euro meno di 1.600.000 e la musica, e i film e l'assicurazione e la benzina? questi agiscono in sede di monopolio, si mettono daccordo fra di loro e lasciano i prezzi alti, altro che concorrenza, l'unica vera concorrenza nel mercato commerciale a quanto pare e solo quello dei computer. Sono contrario alla copia illegale, ma il mercato lo fa il consumatore, evitiamo di scaricare i file da internet, ma non acquistiamo neanche più gli originali fino a che non scendano di prezzo. Ho detto una cretinata <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle> Collaboratore Aiutamici
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<img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>
Ciao Al,
tra l'altro, grazie mille per il consiglio a proposito del "chedderom" windows update. L'ho ordinato ed è andato tutto bene. Una tarda mattinata è passato un corriere HDL a consegnarmelo. Ho caricato sia l'antivirus che il firewall e mi ha trovato un sacco di cosaccie che il mio vecchio avast ( scaricato dalla confraternita della buona condivisione gratuita) , ormai taroccato dai probabili hacker, non riusciva a vedere ed a scoprire. Ed ovviamente ho potuto effettuare l'update con successo. Ora sono perfettamente sicuro di essere a posto e pure i software come kazaa lite e Imesh funzionano molto meglio.<img src=icon_smile.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile.gif border=0 align=middle>
Tu asserisci che il problema condivisione files ucciderebbe la musica e la cinematografia. Io non sarei così pessimista. Come ho già detto, nonostante abbia letto anch'io qualcosa a proposito del nuovo internet del futuro, sarà sempre difficile avere un download PERFETTAMENTE UGUALE all'originale che propone per l'appunto tutti gli optional. Prendi ad esempio l'ultima saga del signore degli anelli. Tu ti accontenteresti del download? Forse inizialmente si, ma all'uscita del cofanetto, sono certo che ne venderanno a tonnellate.
Inoltre, ripeto, se acquistiamo il ciddi sul sito dell'artista che si autoproduce, lo paghiamo la metà. A me starebbe molto bene pagare un cd quanto pagavo 25 anni fa un vecchio buon vinile, cioè poco più di 17 franchi svizzeri (o piu o meno 20.000 lit)
Con quel prezzo, stai tranquillo che la cosa è fattibilissima!!! Sappiamo tutti che l'artista deve pur vivere, ma è anche vero che oggi il guadagno netto dell'artista è decisamente MOLTO INFERIORE a quello delle case discografiche, le quali inoltre gli direbbero pure come e quando produrre un determinato lavoro! Ebbasta!
Vedrai che i files condivisi saranno un grande stimolo concorrenziale che farà rimboccare le maniche ed aguzzare l'ingegno dei nostri beniamini, la maggiorparte dei quali ha già capito che cosa c'è in ballo e si adegua trovando per l'appunto le migliori soluzioni.
Credo che in futuro si dovrà fare tutti un passo gli uni verso gli altri, credo che pagare un dvd o un cd musicale la metà del prezzo attuale sarà non solo possibile, ma auspicabile se veramente si vorranno avere delle vendite soddisfacenti.
L'artista è nato tale, non lo puoi mettere in un ufficio di qualche ditta, morirebbe. Quindi il suo modo di stare al mondo è produrre il frutto del suo genio. E per fare ciò abbisogna di gente che lo segua in continuazione e che acquisti i suoi lavori. Quindi, a lui di trovare le giuste soluzioni per offrirci il suo lavoro a prezzi accessibili a tutti. A noi il dovere di fedeltà di onorare il suo lavoro acquistando ciò che ci propone SUL SUO SITO e non attraverso le case discografiche.
Cccciaooooo Falcoblu
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Per quanto riguarda il CD windows update hanno prolungato il tempo di richiesta, dovrebbe arrivare un nuovo CD che conterrà il Service Pack 2 per Windows XP da 350 Mb. Per Antivirus e Firewall, adesso hai sei mesi di tempo poi sta a te decidere se acquistare F-Secure (ti consiglio di acquistarlo in negozio e non On line) o passare ad un altro programma, comunque resta sul commerciale almeno per questo tipo di programmi, ripeto io uso il Norton e non ho mai problemi di virus, o meglio ne ho ma uno ogni due anni, caso eccezionale. Per la pirateria, mi chiedo, come mai sulle bancarelle si permettono la vendita di CD duplicati e venduti dagli extracomunitari, dove si trovano anche programmi professionali per computer, qui a pescara ne è pieno, certo la qualità è quella che è, ma stanno li indisturbati a vendere copie sotto gli occhi di tutti ??????? Non credo che riusciranno a fermare lo scambio file di materiale protetto e questo danneggerà in qualche modo l'industria discografica e anche chi acquista i dischi originali, meno se ne vendono più alto sarà il prezzo, non possiamo farci nulla. Quello che dovranno fare in futuro e trovare altre strade per commercializzare audio e video, la vendita dei quotidiani si è ripresa per l'abbinamento di altri accessori, libri, riviste, oggetti vari, non sarebbe male integrare audio e video con accessori, ad esempio magliette, cappellini, custodie personalizzate da affiancare al prodotto e casomai come hanno fatto per il disco di SanRemo venderlo in edicola ad un prezzo inferiore. Io non ho un programma di scambio file, non mi interessa, ho circa 150 CD originali acquistati anni fa, ora non li compro più da molti anni e neanche li ascolto se non una volta ogni tanto. Sono appassionato di Fantascenza e ho circa 25 DVD di genere spaziale, star treck, star wars, e via di seguito, vorrei acquistare i cofanetti della serie completa di star treck, ma al momento non me lo posso permettere e come dici tu, preferisco avere un originale di buona qualità piuttosto che andare a prendere una copia di scarsa qualità, presupponendo anche che tutta la serie di telefilm li ho visti già diverse volte e non si tratta di una novità, anche questi secondo me hanno un costo elevato, 100 euro per 7 dischi che contengono circa 25 puntate già viste, insomma 4 euro per un telefilm già visto in TV è troppo. Ma possiamo farci qualcosa? Collaboratore Aiutamici
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ciao al,
ah, pure il service pack 2. Ma bisogna riordinarlo o te lo mandano automaticamente?
Per quanto riguarda la pirateria, mi dispiace dirtelo, ma purtroppo in materia di bancarelle clandestine l'Italia non ha mai dovuto insegnare nulla a nessuno. Queste cose le facevano già (e non gli extracomunitari) negli anni 70 con le cassette, ricordi? Quindi il fenomeno non è certo nuovo.
Per quanto riguarda la vendita di gadget vari insieme al prodotto originale per stimolarne la vendita, quella penso che NON sia la soluzione. Lo è nella misura in cui si pensa solo al fine, vale a dire a fare un sacco di soldoni senza pensare alle conseguenze. I vari gadget che hanno dato tono ai quotidiani italiani (vedi i vari inserti di Repubblica, ecc....) sono spesso e volentieri delle cose inutili, purtroppo avvolte in montagne di plastica. E dove va a finire tutto questo materiale? IN DISCARICA, è ovvio. Come se non ci fosse già abbastanza inquinamento.
dal mio punto di vista preferisco guadagnare UN PO' MENO, MA GUADAGNARE PULITO!
Invece quando mi dici che hanno venduto il disco di San Remo in edicola ad un prezzo accessibile, questa SI CHE E' UNA BUONA IDEA!! Anzi, è un'OTTIMA IDEA. Sono certo che ne avranno venduti parecchi; certo, poi sta anche alla qualità del prodotto. Ma mi ricordo bene ai tempi in cui abitavo nella Svizzera italiana, si andava ogni fine settimana oltre frontiera ed all'edicola si faceva il pieno delle varie uscite settimanali del proprio genere preferito (cd di musica classica, musica rock, il tutto poi rilegabile con relativi volumi in più enciclopedie). E tutto ciò ad un prezzo ONSESTO di 14900 lit
Beh, ti garantisco che quelli erano i veri successi dell'economia. Non c'era ancora il plagio pubblicitario, vedevi e compravi. E la cosa continuava, visto che c'erano novità in continuazione.
Non come i Metallica che ricattavano i propri fans vendendo cd abbinati a video a prezzi a dir poco da banditi!!!! Quando mischi la musica al business, se ne va tutto a p.......
La soluzione è molto semplice Alfonso. Se si vuole contrastare il fenomeno condivisione, si devono forzatamente abbassare i prezzi e rendere il prodotto finito molto più attrattivo. In questo modo sarà difficile privarsene. Solo allora si riusciranno a salvare capra e cavoli.
Un saluto svizzero Falco
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Torniamo a parlare di computer che é molto meglio, qui i prezzi scendono per fortuna <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle> Il service pack 2 per windows XP aggiunge varie modifiche e programmi al sistema, e sarà anche l'ultimo, dopo questo arriva il nuovo Windows Longhorn (nome provvisorio). Non credo che il SP2 sarà inviato automaticamente, ma comunque aspettiamo che venga pubblicato altrimenti ordinandolo ti rimandano ancora quello vecchio. Nel prossimo CD non credo che troveremo ancora l'Antivirus e Firewall, quindi chi non lo ha ordinato lo ordini pure senza aspettare il nuovo. Collaboratore Aiutamici
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giusto un'ultima cosa. Ecco in proposito il parere di un senatore dei verdi italiani. A voi questo copia/incolla
Il p2p come tutte le forme di condivisione e di condivisione libera, pone il mondo degli autori e degli editori di fronte alla necessità di un salto logico per ciò che riguarda il marketing commerciale. Ogni tentativo di carattere repressivo, non solo verrebbe reso inefficace da nuove tecniche, ma sarebbe in contrasto con la natura stessa della rete, che è comunicazionale e non meramente commerciale. Chi prima acquisisca questa consapevolezza saprà meglio trovare guadagni economici non speculativi nella Rete. Dicendo questo non penso di trovare d'accordo con me le major discografiche. Tuttavia voglio far notare come l’attuale sistema di produzione e distribuzione della musica, basato su grandi costi di distribuzione e su lauti compensi per gli intermediari, ma, quel che è peggio, basato spesso su componenti effimere, tipo la foto sul giornale scandalistico o la partecipazione a concorsi e manifestazioni, (ogni riferimento a Sanremo giovani è puramente casuale), penalizzi sia gli autori non "sponsorizzati", sia le piccole case discografiche, ma soprattutto penalizzi la qualità del prodotto. I piccoli prodigi tagliati fuori dai principali canali di diffusione e promozione possono trovare già oggi un valido sistema di promozione gratuita della propria musica attraverso i canali del filesharing. Spesso ascoltando autori e artisti sento citare la parola arte o la parola cultura. Parole importanti. Parole impegnative. Parole che indicano quel percorso che ha trasformato dei primati in Homo Sapiens. Non posso a questo punto non pensare che la cultura e l’arte siano beni da rendere facilmente disponibili per tutti e che l’attuale sistema di distribuzione, con i 20 euro circa a CD, non permetta certamente questo. Insomma, se stiamo parlando solo di un volgare bene di consumo, non vale nemmeno la pena di discuterne, ma se stiamo parlando del motore della civiltà umana, dobbiamo invece fermarci a riflettere su come cambiare l’attuale sistema, per dare la giusta soddisfazione agli autori, permettendo altresì un’ altissima disponibilità, a prezzi contenuti, del loro lavoro. Ho apprezzato molto questa semplicissima guida, curata dall'associazione "NEWGLOBAL.IT" perché, lungi dal voler incitare gli "amici della Rete" a violare i copyright, si prodiga per un uso consapevole del p2p, dando quelle poche, ma essenziali, informazioni agli utenti, affinché usino saggiamente questo strumento in grado di far sbocciare una nuova stagione di giovani autori e artisti, fuori dagli schemi e dai recinti delle case discografiche. Ritengo infine importante impedire in Italia derive pericolose, come succede negli USA, dove i discografici possono permettersi di obbligare i provider a fare i nomi di utenti sospettati di condividere file in violazione del copyright, senza ordine del magistrato.
A questo punto non mi resta che augurarmi che le tradizioni di civiltà giuridica del nostro paese riescano ad avere la meglio sulle indebite pressioni dell'industria e che il valore della cultura prevalga sulla logica del profitto.
Fiorello Cortiana
senatore Gruppo Verdi
un salutone Falco
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