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Accetto qualsiasi consiglio da parte vostra. Grazie. ❤️ Opzioni
kenopsia
Inviato: Monday, January 29, 2024 1:46:04 PM
Rank: Newbie

Iscritto dal : 1/29/2024
Posts: 2
Buonasera a tutti.
Su questo forum sono nuovo, piacere di conoscervi.
Sono un ragazzo di 25 anni che attualmente lavora presso un noto fast-food da circa 3 anni.
So di essere stato fortunato ad aver trovato questo lavoro, e vi do ragione, ma purtroppo non mi vedo da ora a tot. anni ad assemblare ancora panini o preparare patatine o peggio ancora, preparare o pulire vassoi.
Per carità, è un ottimo lavoro per ragazzi, con paga altrettanto buona, ma non credo proprio di volerlo fare a vita, ragion per cui, non troppo tempo fa, data la mia passione per l'informatica, stavo pensando appunto di iscrivermi all'università, magari facoltà Informatica L-31.
Il problema, però, penso che sia alla base di ciò, siccome ho già 25 anni, e, di regola, a quest'età avrei già dovuto/potuto averlo uno straccio di laurea, anche triennale.
Ma la cosa che mi ha fregato più di tutte è che in secondo superiore ho abbandonato gli studi per poi riprenderli qualche anno più tardi, ma vabbè, forse questo è un discorso a parte.
Il punto è che, parlandone anche con mia madre, lei mi ha detto che non ne varrebbe la pena iniziare l'università ora, siccome ho 25 anni (perché secondo lei è tardi iniziare a quest'età) e che appunto secondo lei dovrei restare in quel benedetto fast-food a vita, siccome ho un contratto fisso.
Ma ciò che lei non capisce, è che, io, da appassionato di informatica, perlomeno vorrei avere un lavoro più "decente" che magari possa servire a qualcosa, non so se mi spiego.
Anche perché ho ripreso gli studi apposta per "ambire", magari, a ciò che avrei voluto fare nella vita, che non era di certo ciò che sto facendo ora. (Sono diplomato in ragioneria)
Vi dirò la verità: quando sono stato assunto presso questo fast-food, all'inizio ero entusiasta di lavorarci perché per la prima volta avevo un lavoro normale e non a nero, come quelli fatti in passato, dove magari venivo sfruttato, ecc. , pensando anche al fatto di potermi togliere qualche sfizio ed essere indipendente, per certi versi.
Però ora, a distanza di tre anni, mi rendo conto che sto "sprecando" la mia vita lavorando in quel posto.
Ora la domanda è: cosa mi consigliereste di fare, conoscendo in parte la mia brevissima e tristissima situazione, sapendo che ho un lavoro fisso che non è ciò a cui ambisco per il resto della mia vita, e che ho una passione per l'informatica generale, ma ho già 25 anni? Magari fare qualche corso, iniziare l'università telematica o altro?
Accetto consigli, ma non insulti o altro del genere.
Grazie in anticipo. ❤️
Sponsor
Inviato: Monday, January 29, 2024 1:46:04 PM

 
giza
Inviato: Monday, January 29, 2024 3:28:30 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/27/2006
Posts: 9,590
ricorda che non è mai troppo tardi. cerca qualche scuola che sia compatibile con i tuoi orari di lavoro. il posto fisso al momento è meglio tenerlo stretto.
kenopsia
Inviato: Monday, January 29, 2024 4:03:54 PM
Rank: Newbie

Iscritto dal : 1/29/2024
Posts: 2
Grazie mille per la risposta.
Quindi secondo te sarebbe meglio iniziare l'università o iniziare qualche corso serio sulla programmazione?
solfami
Inviato: Monday, January 29, 2024 5:45:20 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 11/14/2003
Posts: 2,265
salve
mi sono laureato nel 2008 lavorando e vita,
per la triennale impiegato 6 anni.
Alcuni dei " nostri" avevano preso il diploma con il serale,
c'è chi ha finito in 3 anni poi la specialistica.
Ormai l'inglese è ovunque, se non sei portato è difficile.
Fai una scorsa sui siti delle università e vedi che tipo di corsi offrono
e se sono on line.
Saluti
davix
Inviato: Monday, January 29, 2024 11:06:49 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/4/2011
Posts: 4,132


link


Alcuni estratti dell'articolo:

"Informatica/Tecnologie IT, a dodici mesi dal titolo, risulta stabilmente occupato il 59,1%"


"Retribuzione mensile netta media per tutti i laureati di primo livello, pari a 1.332 euro, nonché a quella per i laureati di secondo livello, pari a 1.366 euro."

"Informatici e IT che percepiscono mediamente 1.426 euro al mese."





link


"Nell’area Informatica, si segnalano 6 profili: amministratore di sistemi TIC, sviluppatore web data scientist, designer grafico, responsabile della gestione community online, project manager TIC.Ricerca Randstad-Fps: il 75% dei laureati al lavoro entro un anno, ma le aziende richiedono anche competenze digitali e soft skills."



Se ti senti portato per l'università provaci pure, almeno così non avrai il rimpianto per il resto della vita. Tra l'altro ci sono atenei che prevedono corsi part-time adatti agli studenti-lavoratori: metà esami annuali, CFU, e quasi mezza retta da pagare.

Io mi sono iscritto dopo gli anta al corso accademico giusto per cultura personale, studiando in pratica da non frequentante.

Aggiungo, le lauree telematiche hanno valore legale, però nel mondo del lavoro sono considerate un pò meno di quelle delle università tradizionali.



Quello che mi lascia un perplesso di quanto hai scritto è "una passione per l'informatica generale", direi decisamente generico. Dovresti già avere chiaro quale specifico profilo professionale ti interessa perseguire, secondo le tue inclinazioni e tenendo presente le concrete oppurtunità di lavoro.

davix
Inviato: Tuesday, January 30, 2024 10:48:12 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/4/2011
Posts: 4,132

Kenopsia,

sia chiaro non ti voglio assolutizzare gli studi universitari come unica via. Infatti è tutto da vedere se nel mondo professionale valga di più una laurea infarcita di teoria che non userai mai o una certificazione Cisco molto più rivolta al lavoro pratico.

Il settore informatico che io sappia è zeppo di professionisti con una formazione da autodidatta, vedi programmatori, o cmq hanno frequentato corsi professionali non accademici.
Resta chiaro il concetto, che se si vuol progredire nella vita... bisogna acquisire nuovi skills!

dead
Inviato: Tuesday, January 30, 2024 11:04:09 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 9/20/2004
Posts: 1,582
Ciao Kenopsia,
iniziare l'università a 25 anni è più difficile che a 18 anni ma non è impossibile, quello che conta è la MOTIVAZIONE.
Se l'informatica è ciò che ti piace impegnati su quello. Niente è peggio che fare per anni un lavoro che non ti piace e ti deprime.

Il tuo vantaggio rispetto ad un diciottenne che magari va all'università solo perchè è la cosa che fanno tutti, è che tu VUOI riuscirci, quindi ti farai il culo il triplo di uno studente normale!
Eh si, in qualsiasi cosa tu voglia riuscire devi farti il culo: non basta seguire le lezioncine all'università, prendere dei voti decenti e ottenere un pezzo di carta; ciò che conta è la motivazione e lo spirito di iniziativa.
Onestamente non sono d'accordo con Davix quando dice "provaci pure": se prendi la decisione devi perseguirla con il 100% della tua tenacia, se no fallirai.

Io comunque non mi concentrerei su una facoltà universitaria: è vero che ti offre molte possibilità alla fine, ma è anche molto dispersiva e ti fa "sprecare" molto tempo nello studio di cose che probabilmente non utilizzerai mai.
Per esempio dovrai studiare programmazione, reti, gestione dei server, matematica di livello avanzato, teoria dei sistemi, ecc... e poi di tutto ciò magari utilizzerai solo il 20%. Te lo dico per esperienza perchè della montagna di cose che ho studiato ad ingegneria ne ho poi utilizzata solo una piccola parte.

Se fossi al tuo posto comincerei con l'imparare molto bene un linguaggio di programmazione: è una cosa che puoi cominciare senza lasciare il tuo lavoro e capire se fa per te.
Ovviamente non devi scegliere un linguaggio a caso, devi sceglierne uno che sia richiesto e vendibile, con l'obiettivo di ottenere una certificazione di competenza su tale linguaggio; questa è una cosa che impegnandosi a fondo in tutti i momenti liberi puoi ottenere in uno o due anni. Tutte le maggiori aziende (google, Microsoft, ecc. offrono corsi on line per l'ottenimento di tali certificazioni).

Ti consiglierei di provare a cominciare con il linguaggio Kotlin per vari motivi:
- è il linguaggio ufficialmente supportato da google e android per la creazione di applicazioni per dispositivi mobili (smartphones, smartwatches, tablet, schermi di navigazione per le auto, ma anche PC).
- è molto potente ma relativamente semplice.
- è molto simile al diffusissimo Java, ma più moderno ed efficiente (quindi studiando Kotlin praticamente ti impari anche Java).
- è assolutamente gratuito e ci sono milliardi di tutorial in rete.
- offre una certificazione ufficiale fornita da Google che è sempre un pezzo di carta ma più mirato di una generica laurea.

Tanto per darti un'idea un programmatore Kotlin (negli USA) guadagna tra gli 85.000$ ed i 136.000$. In Italia non ci sono certo quegli stipendi, ma sicuramente più che al fast food e per di più faresti qualcosa che ti piace.

Io ho cominciato poche settimane fa a studiare il Kotlin a 58 anni (per soddisfazione personale) e se posso farlo io a questa età, tu ci puoi riuscire di sicuro.

Qui trovi i link di base per iniziare:

Sito di Kotlin ==> trovi le informazioni ed i tutorial base per iniziare a capire il linguaggio
Kotlin su Android ==> trovi le informazioni e tutorial su come utilizzare Kotlin nel mondo Android.

Se la cosa ti sembra interessante poi troverai sicuramente ciò che ti serve per continuare anche da solo.
Se hai bisogno di altre informazioni non esitare.

Un altro eccellente linguaggio molto diffuso ed utilizzato è anche il python, però è molto più inflazionato e c'è quindi tantissima concorrenza.




Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
davix
Inviato: Monday, April 15, 2024 5:51:55 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/4/2011
Posts: 4,132



Jim Rohn era conosciuto come "il più grande filosofo d'affari americano", era un relatore motivazionale, imprenditore e autore di libri bestseller.



davix
Inviato: Sunday, August 18, 2024 4:25:22 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/4/2011
Posts: 4,132


dagospia


"La sua vicenda ha fatto discutere perché sarebbe stato licenziato per un danno di 280 euro procurato all'azienda, dopo 27 anni impeccabili."





Proprio questi giorni stò leggendo il libro Takeaways: 101 Lessons from 30 years as a Silicon Valley CEO by Lacy Edwards, del quale vi posto un estratto dedicato all'approccio nei confronti dei collaboratori che commettono un errore, anche bello grosso e pacchiano.

Vedrete che ci sono reazioni ben diverse, anzi contrastanti rispetto all'esito triste e tragico del povero lavoratore di Padova. Sia pace alla sua anima. E il parrocco dovrebbe sapere che CHI provoca tale miseria in un essere umano ne risponderà di fronte a Dio!*

EDIT - * La Giustizia divina può colpire anche su questa terra!








(testo)


It’s okay to get pissed off. It’s not ok to go crazy.

In one of my companies, I had a talented young engineer named Michael working on an important project for one of our largest customers. His technical skills were substantial, his work ethic was unquestionable, and his customer relations-management abilities were excellent. His business judgment, however, wasn’t always on the mark.

In the middle of the project, he made a judgment call that caused a setback so material we could have lost the account.

I got directly involved and we were able to save the account, but it was close. I pulled the key staff members together afterward to go through what happened to prevent a recurrence. To say I was not happy would have been an understatement. At the end of the meeting, Michael stayed behind and asked to speak with me alone. His participation going forward was critical to the recovery and completion of the project.

When we were alone he said, “I know you’re upset and I assume you want my resignation.” I looked back at him and said, “Michael, yeah, I’m pissed-off, but I’m not crazy! We have no chance of recovering without your participation. Now get your chin up and get back to work!





You may have heard the story about an employee who made a mistake that cost his company $1 million.

After it was discovered, the man went to his manager and said, “I guess you are going to fire me.” His manager looked at him and said, “Fire you? I just spent $1 million on your education! Why would I fire you now?





La morale è che tutti possiamo sbagliare, commettere errori, ma la reazione ETICA è diversa ed opposta. La linea di condotta suggerita non è mai quella draconiana e punitiva, bensì quella della crescita: il collaboratore diverrà più responsabile!






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