Alessandra Sardoni da fonti autorevoli di palazzo Chigi: Draghi verso le dimissioni... sich!



P.S.

Ci son pressioni da più parti perchè Draghi dia continuità al governo, ma...

I «tempi supplementari» evocati da Giancarlo Giorgetti non si giocano mai tutti all’attacco. Un gol preso può essere fatale e non c’è tempo per le rimonte. Il centrodestra «di governo» davanti al nuovo scenario evita di esporsi, accetta di finire sotto il fuoco di Giorgia Meloni che invoca con forza quelle elezioni anticipate, obiettivo comune della coalizione, ma da seguire con tattiche diverse.



Draghi bis? Sperem ... a qualsiasi condizione! (: che stia bene a Sor Mario)

Nei prossimi giorni, o meglio prossime ore, per seguire l'evoluzione della crisi aperta dal M5S, ma sottesa anche da altri, mi concentrerò sul farabolante Salvini e la Lega. Tutto passa dalla saldatura o meno dell'intero CDX: unito con la Meloni verso le elezioni anticipate o la parte responsabile nel dare continuità al Governo per il bene dell'Italia su 3-4 punti programmatici.

Il M5S non lo calcolo minimamente. Ci penserà il PD ad "educarlo" se lo vuole recuperare come alleato del CSX, altrimenti Letta farà bene a volgersi verso la miriade centrista che gli è anche più congeniale per formazione.

Sicuramente Draghi continua.
Chi dei nostri politici di punta, Meloni Salvini Letta, si prenderebbe la responsabilità di un governo in outunno/inverno/primavera con la shit-storm che arriverà per energia lavoro inflazione ecc?
Nessuno dei politici vuole bruciarsi, badate bene dalla caduta di Berlusconi abbiamo avuto più presidenti tecnici e per più tempo (Monti Conte Draghi) che politici (Letta Renzi).
Renzi docet.
Poi quanti parlamentari passerebbero dai 15k mese al reddito di cittadinanza?
Vedremo, sono fiducioso perchè Draghi è in gamba, credibile e spendibile all'estero.

E se fosse stato tutta un'ammuina????

Bluff e contro-bluff

I M5S per dare un segnale di scuotimento dal torpore letargico alla loro base, hanno fatto un pò di casino (finito male).

E Sor Mario Draghi, siccome tutto il mondo lo guarda, per non passare da politicante d'accatto che si fa logorare impunemente, abbia esclamato a modo suo: IO non ci stò!
Da qui, col sodale Presidente della Repubblca Mattarella si è inscenata una (pseudo) crisi per tutelare il buon nome di Draghi... e farlo (ri)tornare più forte che pria!!!

Che ne pensate???







Il giudizio dell'estero non è quasi mai disinteressato

E cmq, la considerazione internazionale, in particolare quella dei partners e alleati, da come riesci a gestire gli affari interni per tenere fede agli impegni comuni, altrimenti...

articolo di Monica Guerzoni

16 luglio 2022 (modifica il 16 luglio 2022 | 11:20)

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Ma su Repubblica spunta un retroscena che apre uno spiraglio su una riflessione profonda che si sta consumando nelle segrete stanze dove alberga Draghi: "Ci sono buone ragioni per andarsene e buone ragioni per restare", avrebbe detto, secondo quanto riporta il quotidiano romano, a un interlocutore. Un segnale timido, ma comunque un segnale che potrebbe portare a una rapida chiusura della faccenda mercoledì in Aula.

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Sono d'accordo che un Governo d'unità nazionale debba avere un tempo determinato per obiettivi precisi. Però il governo Draghi stava lavorando.



Gustosissimo articolo quello de Il Mulino. Stralci

"Nella sua conferenza di fine anno, il presidente del Consiglio ha riconosciuto, con scarsa lungimiranza, che il suo compito poteva dirsi esaurito, avendo compiuto la missione affidagli. Con ciò candidandosi implicitamente per il passaggio al Quirinale, al quale evidentemente ambiva. L’ostruzionismo dei partiti, evidente e al tempo stesso sotterraneo, di fronte a questa ipotesi ha reso palese quella frattura invisibile che fin dall’inizio separava il capo del governo dalle forze politiche. Come disse Paolo Mieli con una chiarezza financo brutale “Draghi stava antipatico a tutti i partiti”. Che infatti al momento buono non hanno avuto remore nel dimostrarlo."


"A questo punto era il presidente del Consiglio a non aspettare altro che rendere la pariglia alle forze politiche che l’avevano azzoppato nella corsa al Colle."

"Draghi ha trovato nell’esplodere dell’insofferenza contiana per le ripetute misconsiderazioni delle proposte pentastellate la finestra d’opportunità per prender cappello e dimettersi."

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Il regista De Fusco "Conte non mi è mai piaciuto. Non per le posizioni politiche che esprime (quali sono poi?) e sulle quali non posso vantare grandi competenze tecniche oltre che una passione politica antica. No, la maggior ragione della mia idiosincrasia è di natura teatrale."

Mai vista una cosa del genere

Come si vede dal 1° cartello la Fiducia nel Presidente Draghi è tuttora molto elevata, 64%, perdendo solo un 5% e questo è individuabile nel -17% del M5S e -8 di FdI.

In pratica per un Premier restare a questi livelli dopo più di un anno è un miracolo!

Il prof Mario Monti iniziò il suo governo con il 71% di fiducia nel novembre 2011... per passare al 47% di aprile 2012 per poi toccare il 34% in luglio. In lieve risalita al 37% in ottobre, al 36% il 30 novembre 2012, e poi al 33% dicembre 2012.




Il 2° cartello mostra il trend della fiducia nei Leader di partito durante il governo Draghi. Il vPres Gigliuto commenta: Conte è sceso da quando non è più a palazzo Chigi, ma resta tra i più quotati; Letta all'inizio era appena ritornato da Parigi e dalle "belle speranze", poi si è normalizzato; Salvini ha perso di suo con la mancanza di una linea politica chiara. La sintesi è mia. E ci metterei che Draghi li ha sovrastati con la sua personalità! ... ma guai a dirlo apertamente




Il trend dei partiti durante il governo Draghi. Il M5S era già in picchiata da quando è andato al governo, infatti alle Europee del 2019 ottenne il 17%! La Lega dal 33% alle Europee del 2019 aveva già perso un sacco di voti dopo l'estate del Papeete, tutta colpa delle mattane di Salvini!





Mio telegramma finale, la crisi nera del M5S ed anche di Salvini hanno origine ben prima del Governo di grandi intese di Draghi, o sarebbe meglio Mattarella-Draghi. La loro è prima di tutto una crisi politica, nel senso di chi sono e che obiettivi si pongono? O più pragmaticamente, qual'è la loro "utilità" sulla piazza politica?

* Forse per il M5S certe domande identitarie e di scopo sono oramai superflue, visto l'andazzo...