Mi hai fatto venire il mal di mare e il ginocchio della lavandaia. Per favore, non scrivere più così, se non in caso di assoluta emergenza internazionale...

Quel che fondamentalmente si deve insegnare è l'amore per la cultura, le modalità di pensiero (che non hanno a che far con la filosofia, ma con la matematica) e com'è che si fa ad apprendere.
Non ci saran "contestazioni" dell'autorevolezza degli insegnanti, giacché l'autorevolezza loro discenderà solo e unicamente dalla passione -per la conoscenza e la propria stessa crescita mentale e formazione culturale- che trasmetteranno ai propri studenti. E gli studenti son sempre un campo fertilissimo, al riguardo: vorrebbero capire per davvero (anziché dover prendere per buona una cosa solo perché viene dall'insegnante, dal Libro o da qualche Sapiente) "provando loro stessi" quel che risulta vero e quel che non lo è. La base vera di ogni "autorevolezza" è la curiosità che spinge gli studenti a voler meglio capire. Nessuno andrà a contestare l'autorevolezza degli insegnanti, giacché tale autorevolezza non giocherà alcun ruolo nel processo di apprendimento: saranno gli studenti stessi, con i loro cervelli e i loro propri mezzi, sospinti, appoggiati e sostenuti dagli insegnanti, a divenire -a mano a mano che la loro personale cultura aumenterà- "autorevoli nei riguardi di sé stessi". E sarà proprio tale auto-consapevolezza a fare da motore all'intero processo.
Studenti ed insegnanti, nel gioco dell'apprendimento (parte del processo di crescita di tutti) son, per natura, alleati: gli uni, come gli altri, voglion le stesse cose. Ovvero, che gli "studenti" imparino a ragionar con la propria testa e ad imparare delle cose nuove senza nessun bisogno d'esser ancora assistiti da un insegnante (quale che sia). Sbaglia, chi pensa alla "scuola" come ad una sorta di "casa degli insegnanti"; è "casa degli studenti" (appartiene solo agli studenti), invece: e gli insegnanti sono, metaforicamente, solo delle "levatrici" di passaggio...

Mangiare un kebab in Grecia è come pretendere una buona pasta a New York!
Ti assicuro che se lo mangi fatto come si deve è tutt'altra cosa. La cucina è cultura di un popolo e quindi ad ogni paese la sua cultura e la sua cucina.
E a proposito di cucina, se vieni a Trieste, ricorda la "jota"........

Questo è il panino per l'introduzione di W7... speriamo che non sia indigesto...

Chi è?

Il pollice di Fonzie è più bello e musicale.

Qui, addirittura, ne mostra due in un colpo solo:

Altri tempi ... altra musica ...

:-)

Qualora invece lo fosse, è bene pensare già da ora da che parte iniziare ...

... il guscio è troppo duro per i miei dentini, perciò lo tolgo. Per il resto ... ... ho deciso adesso che sono un'animalista, perciò lascio tutto a chi lo desidera

chissà se oggi era presente il qualche piazza italiana



http://www.repubblica.it/interstitial/interstitial1755292.html

Non è purgativo, ma se si mettono troppi fagioli c'è il pericolo di un concertino in Fa Sol

sioux,sioux non dirmi che ti sei perso un'opportunità del genere?
anzichè cazzeggiare tutto il giorno al pc............... leggi i giornali,ok lo so che li leggi ma questa te la sei proprio persa........ mi dispiace