R-P,16-2: forza che il forum diventa vivace. Così il grande capo sioux e tutti i menagramo come lui restano con un palmo di naso.
A.

Con riferimento all'attuale condanna che poteva essere evitabilissima: da La Stampa, ma non ho trovato l'articolo sul sito

"Ma di «boomerang», a onor del vero, se ne contano parecchi altri.

Per esempio, resta quasi inspiegabile come mai Berlusconi non volle usufruire della chance che gli era stata offerta nel 2002 dal condono tombale di Tremonti.

Pagando 30 milioni di multa all’erario, Mediaset si sarebbe messa in regola, e l’ideatore delle frodi fiscali (secondo la sentenza della Cassazione) non sarebbe stato più perseguito.

Anche qui c’è un mistero, perché la questione venne a suo tempo sollevata riservatamente per iscritto dai legali berlusconiani, senza successo tuttavia. Un ex ministro molto autorevole sostiene che il Cavaliere non volle scucire la penale, un po’ per tirchiaggine e un altro po’ convinto di stare nel giusto.

Mai calcolo fu più sbagliato."



Certe volte i retroscena sono illuminanti quanto fantastici, perchè inconcepibili. Essi ci svelano le trame del fato!

Ma la novità (che poi tanta novità non è) è che il PD, al solito coerente nelle sue azioni da anni, ha lanciato al Berlu la solita ciambella di salvataggio. Ti aspetteresti un Fioroni, o il lider maximo D'Alema mai domo nelle sue trame con B., macchè, ecco spuntare un vetero comunista, già Robespierre della Giustizia,in odore di Quirinale, quale Luciano Violante che non boccia un nuovo ricorso alla Consulta e "...bisogna ascoltare la difesa del condannato", come se fino ad oggi il nostro non abbia detto, fatto, preteso dai tribunali tutto quello che voleva, accomodandosi con leggi ad personam, prescrizioni ecc. Finirà con una soluzione all'italiana, che consentirà a B. di continuare a farsi i c...i suoi. Lo so che sarò tacciato di pessimismo compulsivo,ma mi sento scivolare addosso tanti discorsi vaselina, che non preludono niente di buono. Fra pochi giorni il teatrino entrerà nella fase culminante, vedremo.

Sono anni che mi domando se Berlusconi è un grande oratore, o sono gli italiani ad essere un popolo di coglioni (passatemi il termine , rozzo ma efficace...).

Un popolo in anestesia cronica tra veline e continue accuse alla magistratura.

Una cosa è certa. Berlusconi, da oltre un ventennio, ha abbeverato, attraverso le sue armi di distrazioni di massa, milioni di italiani , alleviandone l’umore malato .

Una vittoria per assenza di avversari come l'hanno definita alcuni giornali.

Adesso la scelta della strategia di decisione da adottare è piuttosto prevedibile.

Sottoporre la legge Severino sulla decadenza dei condannati al vaglio della Corte Costituzionale, al fine di dilazionare i tempi e restare ancora al Senato.

In diritto la legittimità della norma, peraltro approvata solo pochi mesi or sono dal parlamento , è indubbia. Lo sanno tutti che non trattandosi di una legge penale ha piena efficacia retroattiva.

Ma un ricorso alla Consulta per dilatare i tempi è d'obbligo; verrebbe esaminato non prima della metà dell'anno prossimo, e laddove sicuramente venisse respinto porterebbe via altri mesi per votare la decadenza.

- Al momento l'ipotesi più probabile è l'affidamento in prova ai servizi sociali. Interdizione giudiziaria, che costringerebbe la Corte d'Appello prima e la Cassazione dopo, a venirgli incontro riformulandola , dalla attuale massima di tre anni, a non più di un anno, un anno e mezzo ; quindi altro tempo per il voto dell'assemblea per arrivare alla decadenza.

Con profetica lungimiranza bisogna rammentare che già in passato, i nostri "amati" parlamentari hanno finito per ritenere estinta l’interdizione dai pubblici uffici dei propri colleghi pregiudicati .

Non c’è quindi ragione per ritenere che Berlusconi subisca un trattamento diverso , in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova ai servizi sociali.

Tutto dipende dal Partito Democratico; se resisterà ai ricatti, il Cavaliere questa volta è davvero finito!

Questo è una Paese che non andrebbe governato, andrebbe lasciato libero; un Paese votato alle riforme personali che premiano la singola individualità e vuole un governo che salvaguardi l'evasione fiscale, la corruzione, l'insofferenza verso la giustizia.

E, a voler prescindere da quella fetta del suo elettorato (minoritaria) che a ben motivi di interessi economici , collusi con questo sistema, che galleggiano sulla crisi, non vogliono cambiamenti e lo votano per : condoni, proroghe, interesse politico et similia; un'altra fetta consistente è rappresentata da una parte del Paese che considero culturalmente arretrata con la sindrome da memoria corta .

Un elettorato più facile da interpretarne gli animi, cavalcarne i malumori, eccitarne le fantasie , è questo il pubblico che si presenta al Cavaliere. E’ questa la belva da domare, da addomesticare. E’ questo l’elettorato che deve essere conquistato.

Riesce egregiamente a conquistare una combinato di elettorato conservatore, statico e tradizionale, poco colto, poco informato e relativamente distante dalla politica, con alcuni settori, altrettanto disinteressati alla politica, ma socialmente ed economicamente molto dinamici.

Un mix del popolo con la partita Iva e la classica casalinga, il pensionato... Il primo interessato per i motivi sopra ricordati, la seconda facilmente teleimbonata per merito dei vari arruolati che pontificano nelle sue televisioni, e di cui questo elettorato quotidianamente si nutre.

Soggetti che guardano tanta televisione , che preferiscono l’intrattenimento all’informazione, ed è lì che si deve sentire solo la voce del padrone. Nessuna pluralità d’informazione, controllo totale dell’etere e nessuna possibilità di ingresso sul mercato.

Una preparazione mediatica che supplisce egragiamente a quella culturale. Non a caso le candidature si scelgono tra perfette ignoranti , col pregio di tette rifatte; questo è il livello culturale dell'elettorato del pdl, nessuno che si vergogna di questa fotogeneicità di rappresentanza, con massima referenza curriculare: comparsa in fiction , tette rifatte, e fotogeneicità.

Se poi ci aggiungi anche il fatto che nella sinistra persone che dovrebbero essere accomunate dalla stessa parvenza ideologica non riescono a mettersi d'accordo su nulla, mentre il Pdl coalizza spendidamente con la Lega siglando puntuali accordi, spartendosi le tanto amate poltrone, portando avanti il loro piano di distruzione del Paese ; rivotare questa accozzaglia di mestieranti della politica, caduti a colpi di spread, che ha portato il Paese sull'orlo del baratro , appare come chiaro sintomo di coglionaggine (leggasi stupidità) senza precedenti in nessuno stato democratico.

Ciao,
Clotilde.