E' stupendo.Ogni giorno leggendo le maggiori testate mi dico che oramai siamo in fondo e che giocoforza inizierà la rimonta.
Eppure no: ogni giorno lego una cazzata che fa sembrare quella precedente una prode barzelletta da riunione parrocchiale.

L'ultima è stupenda. Un Must:
Il Boss di una delle più grandi imprese del paese si sveglia la mattina scoprendo che codesta impresa ha cambiato asseto societario durante la notte.
http://www.lastampa.it/2013/09/25/economia/riassetto-di-telecom-bernab-nessuno-mi-aveva-informato-7M1w8wD3LJxYaGJPB5zxML/pagina.html

Capita spesso qui.
I scogli hanno speronato la Concordia all'insaputa del Commodore Sketino e la Telecom Italia è diventata spagnola all'insaputa del suo presidente.
Vuoi vedere che Alitalia passerà ai francesi all'insaputa di Berlusconi e della sua nobile cordata di imprenditori coraggiosi e patrioti?

Unico punto positivo con la presa di controllo iberica: si potrà finalmente aver una rete decente, forse addirittura la vera 4G.

Per i posti di lavoro, nun te preocupà, guaglione... Come in tanti altri casi, ci s'inventerà la cassa integrazione a tempo indeterminato e varie altre cosucce. Intanto paga lo stato, cioè te.

Per la presa di controllo da parte di Telefonica, immagino adesso vedremmo una pioggia di leggi e decreti speciali. L'allarme lanciato dal Copasir sulla "sensibilità dei dati che transitano sulla rete" è un' assoluta buffonata costruita ad arte per spaventare le massaie. Gli Yankees non hanno avuto bisogno di comprare la Telecom Italia o chiunque altro per controllare e spiare le comunicazioni dell'intero pianeta. Coll'assenso tacito di tutti i governi.
Resta il fatto che un paese che deve correre ai ripari tramite leggine e decreti-pezze per salvare il proprio sistema tecnico/industriale (o quello che ne resta) ogni qualvolta viene concluso un normale e regolare movimento societario non ispira tanta serenità agli investitori stranieri.
Cambiare le regole del gioco perché si sta perdendo è una mossa da ... perdenti.

EDIT: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/27/lazienda-italia-va-a-picco/724815/