E' Ernesto Calindri nella foto o ci somiglia?

Appena l'ho visto l'ho riconosciuto (se è lui) dove ha girato Totò truffa (1961) con la regia di Camillo Mastrocinque.

Qui le "cose" vanno molto peggio di quello che rileva il sondaggio. Ahimé!

Proprio questi giorni mi è capitato di conversare con dei conoscenti:

- una capo reparto di un supermarket mi diceva che registrano un calo del 50% delle vendite; e gli hanno scaffali mezzi vuoti perchè non arrivano i prodotti.

- un autotrasportatore, padroncino autonomo, che lavora soprattutto per il rifornimento merci nel retail... è rimasto anche per un'intera settimana senza consegne da effettuare.
Questo in parte dovuto alla diminuzione della domanda dei consumatori finali, ma anche per l'accresciuto costo del trasporto non riceve ordini di carico fin quanto non è ben pieno.
La razionalizzazione (o razionamento) della logistica porta alla rottura di stock nei punti vendita!


Allora, se facciamo 2+2... siamo di fronte a segnali premonitori inquietanti

!4 mld per recuperare qualche punticini, ma resta una preoccupazione diffusa






https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/piovono-bombe-serve-pecunia-nbsp-draghi-rilancia-progetto-312255.htm
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PIOVONO BOMBE, SERVE PECUNIA

- DRAGHI RILANCIA IL PROGETTO DI UN RECOVERY PER IL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO

"E nell'avvertire che le sanzioni contro Mosca «dureranno molto, molto a lungo», rilancia il suo progetto (sostenuto anche dal francese Emmanuel Macron), di un Recovery di guerra: «È impensabile che le spese per la difesa, per l'energia, per sostenere famiglie e imprese dal caro prezzi siano affrontate solo dai bilanci nazionali. Lo sforzo deve essere a livello comune, a livello europeo»."



Il presidente Draghi sollecita l'UE per un Recovery di guerra. Si sembra più che giusto, perché l'UE ha deciso di sostenere l'Ucraina contro l'aggressione di Putin... allora ci deve mettere pure i €€€!
Intendiamoci, sono sempre soldi nostri, ma almeno non gravano sul bilancio italiano mettendoci alla mercè delle agenzie di rating. Inoltre, se ben fatto il Recovery di guerra può diventare un volano di crescita da affiancarsi sinergicamente al Next Generation.

L'unica remora, considerata la sofferta gestione del PNRR, non facciamo le suppliche all'UE per poi impantanarci con le solite beghe all'italiana

link
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Qui sbagliate sempre tutto... nel puntare di quà o di là: Draghi l'Americano o Draghi allineato e coperto dietro l'asse Berlino-Parigi!

Ricordiamoci bene che Mario Draghi ha difeso l'Euro "contro" gli americani, o meglio quegli speculatori della finanza internazionale che, approfittando della crisi economica, cercarono di dare la spallata all'€ facendo schizzare lo spread dei paesi con forte debito pubblico, minandone la sostenibilità.
Allora, come Presidente della BCE operò in modo più che zelante per adempiere la sua missione di tutelare l'Euro (e per conservarsi il porto di lavoro ).

Ora Draghi è il Presidente del Consiglio di un paese fondatore della zona Euro, che è anche membro della NATO dalla quale dipende la nostra sicurezza internazionale. Chiaro che l'alleanza con l'America resta privilegiato sul tema della protezione militare, non avendo l'Italia la "bomba atomica" e spendendo pochino per il proprio esercito/arsenale, da chi ci facciamo proteggere? ... da Putin? ... o dalla Cina?

Vorrei ricordare che il governo Conte vendette 2 navi da guerra nuove di zecca, che erano destinate alla nostra flotta, all'Egitto.
Analisi. Quando si rinuncia a rafforzarsi, per rafforzare un competitor, il messaggio è chiarissimo: nel Mediterraneo ci caliamo le braghe!


Perciò non c'è un Draghi di quà o di là, ma c'è un Draghi che pensa e agisce nel miglior interesse del ruolo che riveste. Per di più in un'Italia in cui il concetto di "interesse nazionale" era oramai uno sconosciuto!

Potrei dirti che... li conosco, li evito






Ma figurati se ho la presunzione di dettare la linea, al massimo cerco di evitare che si ripetino i soliti sbagli...

Ho commesso un grave errore.

C'è il "semestre bianco" che dovrebbe iniziare circa da metà agosto nel quale Il Presidente della Repubblica, secondo Costituzione, non può sciogliere le Camere.

Perciò, anche se il governo incappa in una "sfiducia"... ciccia, i parlamentari possono restare al loro posto







Giavazzi ha ragione, e i parlamentari dovrebbero impegnarsi in questo fine legislatura come in un'economia di guerra.

Centrare gli obiettivi del PNRR, perchè attraverso gli investimenti si attivi il moltiplicatore economico in modo che cresca il PIL e così si riduca il rapporto debito/PIL, che è un fardello a cui è sensibile chi ci presta i soldi.
Inoltre, dalle migliorie in innovazione tecnologica ne consegue un incremento della produttività, risultando in un aumento della competitività del nostro sistema paese per una long run growth.

Riduzione del rapporto debit/PIL e incremento del livello della crescita economica rendono il nostro debito pubblico più sostenibile agli occhi dei mercati finanziari, portando all'abbattimento dello spread!


Giavazzi ha ragione nelle sue obiezioni alla politica monetaria della BCE che ha deciso per un rialzo dei tassi di interesse, che purtroppo ha scatenato una tempesta. Il segnale dato dalla "nostra" Banca centrale è che non ritiene l'inflazione congiunturale ma destinata a perdurare. Il che è tutto da dimostrare per quanto riguarda l'Eurozona.

Per esempio l'Istat, per il mese di maggio prevedeva: Pertanto, l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,4% a +3,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,9% a +3,7%.
Considerando solo l'inflazione di fondo non c'è un surriscaldamento dell'economia tale da indurre misure monetarie recessive. Come dice Giavazzi la folata inflattiva è dovuta ai prodotti energetici.

Tanto più che le previsioni per il 2023 sono confortanti riguardo al calmierarsi dei prezzi al consumo. Ossia si prevede che l'economia torni ad un equilibrio di stabilità entro pochi mesi.



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Ahah, che bella la politica... ognuno tira acqua al suo mulino

Caro Davix, intervengo raramente, però devo applaudirti Più o meno hai le mie idee.

Refendum ed Amministrative non influiscono sul voto politico.

L'altro giorno avevo ipotizzato che la massa dei precedenti voti M5S si fosse data alla macchia nell'astensionismo. Oggi arriva la conferma da parte del dott Pregliasco, Youtrend, che ha analizzato i flussi di voto dei pentastellati a Genova comparando 2 precedenti elezioni:

- dalle Comunali del 2017 alle odierne amministrative 2022

- dalle Europee del 2019 (M5S era già in drastico calo) alle amm 2022

Seguire la freccia, il grosso dei voti del M5S si è diretto verso la "zona grigia" dell'astensionismo!






La lettura politica, fatta su due piedi:

- non esiste più il terzo polo "giallo"

- si rattrappisce il centroSX, il cosiddetto 'campo largo' così non decolla

- il PD aveva perso parte dell'elettorato a favore del M5S, ma ora quegli elettori non tornano all'ovile