Purtroppo come dico sempre, il male dell'Italia non sono i politici, ma siamo noi italiani!
E forse non è nemmeno colpa nostra, forse davvero ci buttano qualcosa dall'alto per annebbiarci la mente,
altrimenti davvero non trovo altra spiegazione a questa memoria così corta, a questa straordinaria capacità tutta tipica del popolo italiota di dimenticare politicamente le cose.
E con Matteo Salvini, e l'inquietante percentuale di meridionali che lo votano, basterebbe un breve memorandum per tenere sempre bene a mente chi ci chiede il voto.
A titolo puramente esemplificativo, e senza presunzione di completezza, vale solo la pena ricordare una delle uscite più celebri del noto politico dove alla festa di Pontida nel 2009 assieme ad una combriccola di arguti sodali intonò “senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani, son colerosi, terremotati, voi col sapone non vi siete mai lavati”.
Sempre nello stesso anno, durante la presentazione dei candidati milanesi della Lega alle elezioni provinciali di quell’anno, Salvini fece una proposta destinata a renderlo figura di spicco del partito in cui si ritrova. Propose delle carrozze della metropolitana destinate solo ai milanesi, prevedendone di diverse per immigrati e “gli altri”.
E poi nel 2012, durante la presentazione di alcuni referendum, l’europarlamentare disse che “la Lombardia e il Nord l’euro se lo possono permettere. Io a Milano lo voglio perché qui siamo in Europa. Il Sud invece è come la Grecia e ha bisogno di un’altra moneta, l’euro non se lo può permettere” (a parte che anche la Grecia è in Europa, si noti che Salvini oltre ai meridionali ha cambiato idea anche sull’euro).
Ora, a chi gli faceva notare la contraddizione derivata dal fatto di aver gettato fango per anni sul Sud e ora di presentarsi a chiederne i voti, rispondeva che probabilmente il Sud lo conosceva poco, fornendo, a mio avviso, la vera motivazione per non votarlo mai, non al Sud, ma nell’intero sistema solare.
Lasciando da parte la solerzia sospetta con cui ha cambiato idea , mi chiedo se davvero qualcuno affiderebbe il proprio voto, dunque la delega ad essere governato, ovvero a prendere decisioni al suo posto, ad uno che è entrato in un partito dichiaratamente contro il Sud fin dal nome, vi ha militato per anni, ha lanciato contro di esso i più biechi attacchi e i più turpi insulti, per poi ammettere alla fine di non sapere bene di cosa stesse parlando . Di quante altre cose Salvini oggi sembra convinto e in realtà “conosce poco”?
C’era un famoso meridionale che amava dire che “cca nisciuno è fesso”, mostrando un incrollabile fiducia nell’umanità. Me lo auspico davvero!
E veniamo al 2013, vi ricordate quale fu l’argomento principe della campagna elettorale per eleggere il nuovo
parlamento italiano? L'attenzione dell'allora aspirante rottamatore fu tutta concentrata sui guadagni astronomici dei parlamentari.
Eravamo nel pieno della crisi, la Fornero aveva appena colpito lavoratori e pensionati, le Partite Iva boccheggiavano, le ditte chiudevano, le ila dei cassintegrati s’inggrossavano. E i parlamentari promettevano, giuravano e garantivano che, se fossero stati eletti, si sarebbero ridotti quei compensi astronomici che, tra stipendio, rimborsi, spese telefoniche e “esercizio di mandato”, possono arrivare a un gruzzolo di ben 15mila euro al mese, 180mila euro all’anno, quasi tutti esentasse. E c’è chi sostiene che siano anche di più.
E bhè, passate le elezioni, nessuno ha più parlato di questa montagna di soldi, nessuno in questi anni di legislatura è riuscito a convincere il parlamento a “tirare la cinghia”, come hanno fatto tutti gli Italiani.
E ad onor di chiarezza, va detto, che i parlamentari del M 5 Stelle versano una parte dei loro compensi in un fondo che sostiene le piccole imprese, ma lo fanno volontariamente, mentre il parlamento, l’organo dei cittadini italiani, non è capace di tagliarsi quei grassi compensi. “Tanto poi, passate le elezioni, gli Italiani si dimenticheranno delle promesse”, avrà detto qualcuno. Ed è proprio così.
E non c'è nemmeno da sorprendersi tanto di queste " piccole" amnesie, se solo si consideri che ci siamo addirittura dimenticati del famoso patto fatto dal B. con gli italiani, con tanto di firma, in un ventennio fatto di ammiccanti promesse mai realizzate.
La lettera morta di quei tempi prevedeva :
1) “Impegnarmi al servizio del Paese per non più di due legislature a partire da questa”.
Una autentica falsità dal momento che gran parte dei parlamentari aveva già diversi mandati elettivi prima del 2013. E ad oggi gran parte dei parlamentari uscenti di Forza Italia ha più di 2 mandati elettivi, a conferma che quei ‘professionisti della politica’ che a Berlusconi fanno tanto schifo (parole sue) sono proprio i suoi parlamentari. Nel MoVimento 5 Stelle, invece, si fanno due mandati e poi si va a casa.
2) “Votare il dimezzamento degli emolumenti dei parlamentari”. Nessun parlamentare berlusconiano si è mai tagliato lo stipendio. Al contrario del Movimento 5 Stelle, come sopra ricordato e che lo hanno fatto senza aspettare che ci fosse una legge.
3) “Approvare la riforma della Costituzione con il dimezzamento dei parlamentari”. No comment! :-)
4) “Votare una legge che azzeri il finanziamento pubblico ai partiti”. No comment! :-)
5) “Non tradire il mandato degli elettori passando ad altro gruppo parlamentare”. Qui qualche secondo per commentare voglio spenderlo proprio, perchè davvero siamo alle comiche. Berlusconi è stato implicato in processi per “compravendita di parlamentari” dove solo la prescrizione lo ha salvato dall’accusa.
In questa legislatura, sono stati decine i parlamentari di Forza Italia che sono andati in altre formazioni politiche e che hanno sostenuto governi del Pd. Forza Italia ha accolto nel suo gruppo addirittura degli ex Pd.
6) “Impegnarmi alla totale trasparenza sulla mia attività e sui miei redditi”. Anche qui zero assoluto. Non risulta che i parlamentari di Forza Italia rendicontino le loro spese come invece fanno tutti i portavoce del Movimento 5 Stelle.
A mio avviso, la credibilità delle promesse di quest'uomo è pari a zero, e oggi si ripresenta con tanta disinvoltura al cospetto degli italiani per un nuovo voto di fiducia.
E mi fermo qui, scusandomi se sono stata prolissa.
Buon Voto a tutti e chi è causa del suo mal pianga sè stesso!