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ma non lo dovevano dare a berlusconi????
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Dovevano darlo sì, ma è la solita colpa dei soliti comunisti che sono solitamente di parte. Parlando di cose serie, un mio concittadino invece non ce l'ha fatta nemmeno quest'anno per la Letteratura: mi riferisco a Claudio Magris.
Ciao.
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paolopa ha scritto:ma non lo dovevano dare a berlusconi???? A Berlusconi il "premio" l'ha assegnato la Corte Costituzionale!
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Le motivazioni. Il Comitato per il Nobel ha deciso di assegnare il premio per la pace a Barack Obama per i suoi «sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli», si legge nella motivazione pubblicata sul sito web del Comitato. L'IMPEGNO SUL NUCLEARE - Il Comitato «ha dato grande importanza all'impostazione di Obama ed ai suoi sforzi per un mondo senza armi nucleari. Obama da presidente ha creato un nuovo clima nelle relazioni internazionali. La diplomazia multilaterale ha riguadagnato centralità, evidenziando il ruolo che le Nazioni Unite ed altre istituzioni internazionali possono svolgere. Il dialogo ed i negoziati sono preferiti come strumenti per risolvere i conflitti, anche quelli più complessi. L'immagine di un mondo libero dalle armi nucleari ha fortemente stimolato il disarmo ed i negoziati sul controllo degli armamenti». LA RESPONSABILITA' DEI GRANDI - «Grazie all'iniziativa di Obama - prosegue il testo della motivazione - gli Usa hanno un ruolo più costruttivo nella sfida ai cambiamenti climatici con cui il mondo si sta confrontando. Democrazia e diritti umani devo essere rafforzati. Solo raramente una persona come Obama ha catturato l'attenzione del mondo e dato al suo popolo la speranza di un futuro migliore. La sua diplomazia si fonda sul concetto che coloro che sono alla guida del mondo devono svolgere il proprio ruolo sulla base di valori e atteggiamenti che sono condivisi dalla maggioranza della popolazione mondiale. Per 108 anni - si conclude la motivazione - il Comitato ha cercato di stimolare proprio quella politica internazionale e di quegli atteggiamenti di cui Obama è il portavoce a livello mondiale. Il Comitato condivide l'appello di Obama: «È giunto il momento per tutti noi di assumerci la nostra parte di responsabilità per una risposta globale alle sfide globali». http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_09/obama-motivazione-premio-nobel-pace_de0e07f8-b4ba-11de-939a-00144f02aabc.shtml
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Io ricordo che per non irritare la Cina (che praticamente ha in mano metà dell'economia americana) il suddetto presidente non ha voluto ricevere il Dalai Lama. Mi sembra una politica "calabrachista" più che uno sforzo per mantenere la pace. Anche nei confronti di altre situazioni difficili (Iran) ha scelto la via "morbida". Questo mi ricorda tanto la conferenza di Monaco del '38, solo che allora (giustamente!) a Mussolini non venne conferito un Nobel per la pace.... Non voglio essere frainteso; non auspico una linea da "falco" che può essere sempre pericolosa ed irreversibile, ma mi sembra che mantenere una "real politik" non meriti un Nobel. In tempi meno recenti il premio Nobel per la pace è stato dato a Begin ed Arafat, che sono stati noti terroristi. Considerata anche l'illustre Carneade a cui è stato conferito il Nobel per la letteratura, mi chiedo che valore abbiano ora i Nobel .
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epipactis ha scritto:........ mi chiedo che valore abbiano ora i Nobel . Hanno ormai un valore "politico", cioè di manovra "preventiva", di spinta a fare in un certo modo. Non si premia tanto ciò che si è fatto, quanto ciò che ci si augura che il candidato farà. (detto con la stima che ho di Obama).
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Sono perfettamente d'accordo con te.
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A me sembra un po' prematuro... Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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Il Nobel per la pace a Obama: grottesco caso di eiaculatio praecox
Un Nobel ridicolo, tragicomico: questo è l’unico commento possibile alla notizia dell’attribuzione del premio per la pace a Barack Obama. Obama, infatti, non ha fatto ancora nulla, proprio nulla, non foss’altro che per la brevità del suo mandato, di soli otto mesi scarsi. Per la prima volta dunque, il Nobel viene assegnato non ai meriti, ma alle intenzioni, un’innovazione di enorme impatto mediatico, il trionfo planetario del politically correct, l’utopia della pace attenuta con i buoni sentimenti. Una svolta che esalta al massimo la negazione stessa del messaggio che Obama incarna e manda al mondo il messaggio forte di una: deresponsabilizzazione totale. Tutti noi siamo chiamati da questo messaggio non già a fare, a concludere, a portare a casa risultati, vincere delle mediazioni, stipulare dei compromessi, edificare vuoi cattedrali, vuoi piccoli giardini. Tutto questo, ci spiegano gli accademici scandinavi è inutile, superfluo. Basta dominare una robusta retorica –e Obama è un grande retore- basta suscitare grandi sentimenti, basta negare le differenze, anche quelle drammatiche, sui rispetto dei diritti dell’uomo, basta usare “toni” nuovi, e vieni premiato, esaltato, portato ad esempio delle generazioni future. Una bestialità, sotto ogni profilo, una involuzione culturale, prima ancora che politica, di straordinario impatto negativo, che per di più danneggerà pesantamente lo stesso Obama. L’Iran di Khamenei e Ahmadinejad si è già fatto carico di ridicolizzare il discorso del Cairo del 4 giugno scorso, dimostrando nel sangue delle strade di Teheran, che non solo il terrorismo, ma il suo fondamentalismo è il vero nemico della pace oggi. Fondamentalismo che lega il massacro degli oppositori, alla proposta antisemita rinnovata, alla prospettiva di uso della bomba atomica non solo per una politica regionale di potenza, ma anche e soprattutto per esportare la rivoluzione khomeinista nel mondo. L’Iran, nei prossimi mesi, più ancora e prima di Israele e Palestina, dimostrerà l’inutilità totale della politica estera impostata solo sui “toni” e su un multilateralismo che è solo un metodo non un fine. L’Iran, è opinione di tutti gli analisti seri –in primis quelli progressisti- costruirà la sua bomba atomica e Obama si troverà nella scomoda posizione di essere il presidente degli Usa che ha dato a Khemenei pace e libertà piena di concludere il processo atomico, impegnandolo solo in alcuni, ridicoli, appuntamenti diplomatici sul lago Lemano. Quando Obama inciamperà, e tutto indica che inciamperà, sul nucleare iraniano, come sul fallimento delle trattative tra Israele e Palestina, come su una guerra in Afghanistan al cui proposito non sa neanche decidere se attuare una escalation, o una de-escalation, questo Nobel apparirà per quello che è: grottesco e infantile.
(L'Occidentale del 9 ottobre
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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dead ha scritto:A me sembra un po' prematuro... Mooolto prematuro, direi. Cosa che non vuol dire che -con il prosieguo della sua attività- Obama non riesca anche a meritarselo davvero. Ma, per adesso, gli sforzi da lui fatti per la pace (che ci son stati e che, personalmente, apprezzo) non penso possano condurre dritti-dritti a un Premio Nobel. In quanto al non ricevere il Dalai-Lama, è più "realpolitik" (a parer mio) che un "calarsi le braghe" vero e proprio. Il fatto è che la Storia NON sta con la Cina (nel suo voler rendere permanente l'occupazione sua del Tibet). E lo sanno benissimo i cinesi. E lo san bene anche gli americani. Il gesto di Obama, in sostanza, ha dato alle autorità cinesi una soddisfazione più formale che reale.
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Iscritto dal : 2/15/2009 Posts: 15,955
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dead ha scritto:A me sembra un po' prematuro... Sono perfettamente d'accordo con dead,non si può dare un nobel per la pace a chi ha fronti di guerra aperti in tutto il mondo. Ricordate che una democrazia imposta con la forza è la peggiore delle dittature.
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Iscritto dal : 6/16/2008 Posts: 443
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ciao a tutti obama ha vinto il nobel per avere dimostrato che realmente desidera la pace si e gia capito con il discorso fatto nella moschea di egitto . con l'apertura del dialogo con l'iran con la non prosecuzione dello scudo missilistico. etante altre iniziative . basta questo comportamento per capire che e un vero pacifista. tanti auguri a barak obama e speriamo lunga vita. prendete queste parole come uomo della sdrada, ma questa e la mia opignone. staremo a vedere se la storia mi confema questa opignone. ciao a tutti .
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Può darsi, ma io ho l'impressione che gli abbiano assegnato il premio al solo fine di poterne condizionare (sia pure solamente un po') la politica futura... In fondo, anche l'istituzione stessa "Premio Nobel" deve pensare al proprio futuro...
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Iscritto dal : 4/13/2004 Posts: 1,376
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lui49 ha scritto:Il Nobel per la pace a Obama: grottesco caso di eiaculatio praecox
...Basta dominare una robusta retorica –e Obama è un grande retore- basta suscitare grandi sentimenti, basta negare le differenze, anche quelle drammatiche, sui rispetto dei diritti dell’uomo, basta usare “toni” nuovi, e vieni premiato, esaltato, portato ad esempio delle generazioni future. Una bestialità, sotto ogni profilo, una involuzione culturale, prima ancora che politica, di straordinario impatto negativo, che per di più danneggerà pesantamente lo stesso Obama. L’Iran di Khamenei e Ahmadinejad si è già fatto carico di ridicolizzare il discorso del Cairo del 4 giugno scorso, dimostrando nel sangue delle strade di Teheran, che non solo il terrorismo, ma il suo fondamentalismo è il vero nemico della pace oggi. Fondamentalismo che lega il massacro degli oppositori, alla proposta antisemita rinnovata, alla prospettiva di uso della bomba atomica non solo per una politica regionale di potenza, ma anche e soprattutto per esportare la rivoluzione khomeinista nel mondo. L’Iran, nei prossimi mesi, più ancora e prima di Israele e Palestina, dimostrerà l’inutilità totale della politica estera impostata solo sui “toni” e su un multilateralismo che è solo un metodo non un fine. L’Iran, è opinione di tutti gli analisti seri –in primis quelli progressisti- costruirà la sua bomba atomica e Obama si troverà nella scomoda posizione di essere il presidente degli Usa che ha dato a Khemenei pace e libertà piena di concludere il processo atomico, impegnandolo solo in alcuni, ridicoli, appuntamenti diplomatici sul lago Lemano. Quando Obama inciamperà, e tutto indica che inciamperà, sul nucleare iraniano, come sul fallimento delle trattative tra Israele e Palestina, come su una guerra in Afghanistan al cui proposito non sa neanche decidere se attuare una escalation, o una de-escalation, questo Nobel apparirà per quello che è: grottesco e infantile.
(L'Occidentale del 9 ottobre La politica del "Uccidiamoli tutti e subito" invece ha dato i risultati eccellenti che sono sotto gli occhi di tutti.
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Mi fa piacere pensare che sia un Premio "speciale" al popolo americano perchè ha eletto Mr Obama. Inutile dire che questo è avvenuto in nettissima discontinuità con i "governanti" precedenti: i neocon.
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Iscritto dal : 6/16/2008 Posts: 443
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ciao a tutti la politica del suo predecessore abbiamo visto tutti dove ci a portato per interessi personali non ha esitato a scatenare una guerra criminale con l'uccisione di migliai civili adulti e banbini innocenti . io non sono credente ,ma se dio esiste dovrebbe punirlo severamente. occhio per occhio porta sempre alla guerra. il dialogo puo evitare conflitti disastrosi. e logico che ci sono guerre giuste come quella contro il nazifascisti contro tutte le dittature.condivido le parole di restodiniente. ciao a tutti .
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Invidio gli Americani e mi complimento con Obama.
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tommy2 ha scritto:ciao a tutti la politica del suo predecessore abbiamo visto tutti dove ci a portato per interessi personali non ha esitato a scatenare una guerra criminale con l'uccisione di migliai civili adulti e banbini innocenti . io non sono credente ,ma se dio esiste dovrebbe punirlo severamente. occhio per occhio porta sempre alla guerra. il dialogo puo evitare conflitti disastrosi. e logico che ci sono guerre giuste come quella contro il nazifascisti contro tutte le dittature.condivido le parole di restodiniente. ciao a tutti . Guarda che Obama non ha rinnegato nè rimaneggiato niente di quello che aveva messo in piedi il suo predecessore. E questo nonostante i bei discorsi, di cui i diretti interessati se ne fottono bellamente, che va seminando qua e là. La relpolitik è una brutta bestia che non si fa intenerire dai buoni propositi.
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