granuz88 ha scritto:qui si sta parlando di prodotti gratuiti... ne avg, ne avast (che ho usato e che uso da diverso tempo) fanno quello che dici...
Non ho memoria precisa, al momento, riguardo ad Avast! Free, ma... ti posso assicurare (per diretta esperienza personale) che AVG Free (ma anche Comodo Antivirus Free, quanto a questo... e penso pure vari altri antivirus gratuiti... TRANNE unicamente il pessimo AntiVir Free) offre precisamente il servizio cui Paolo si riferiva (ossia scansiona le email e gli allegati anche se li consulti direttamente sulla casella email).
Peraltro, è pura leggenda che la scansione delle email in entrata serva solamente a chi usa un client-emai per gestire la propria corrispondenza.
Il punto è che un client-email (qualsivoglia client-email) è, in sostanza, semplicemente un'interfaccia web (con una ben mirata propensione al download di certi tipi ben specifici di files, scaricati a partir da un link preciso e sempre uguale [la propria casella email]), ovvero -anche se appare ai nostri occhi differente, date la sue caratteristiche di "specializzazione"- praticamente un browser web (mirato sulla posta elettronica, ma sempre un browser in ogni caso).
Chi scarica l'allegato di una email (o l'email stessa, per poi trarne l'allegato) dalla propria casella email online (recandosi direttamente al portale del Server, insomma) si trova nella stessa condizione (uguale identica) di sta scaricando quella stessa email usando -putacaso- Thunderbird oppure WindowsMail (a parte il fatto che probabilmente Thunderbird è un filo più sicuro).
Chi apre una email direttamente nel proprio internet Explorer per visualizzarne il contenuto, se in quella email giace celato un qualche rootkit o se è in agguato un qualche worm, corre l'identico rischio d'essere infettato di chi sta usando, per legger quella stessa email, invece, Thunderbird.
AntiVir FREE sorveglia la navigazione in Internet (esattamente come fan tutti gli altri antivirus free, peraltro) e aggiunge a questo la propria "protezione in tempo reale" (esattamente come fanno pure tutti quanti gli altri antivirus free). Diversamente dagli altri antivirus free, però, AntiVir NON dispone del plug-in specifico per la scansione delle email. Codesto plug-in agisce essenzialmente come un Proxy: crea una zona isolata -isolata dal resto del Sistema, un po' come una specie di "zona di quarantena" che sta dentro alla RAM- di memoria in cui vien scaricata l'email (e l'allegato correlato, se uno c'è). All'interno di questa zona "di quarantena", l'antivirus procede a scansionar sia l'allegato che la email vera e propria. Questo succede anche quando si usa il browser web (IE, ad esempio) per leggere l'email direttamente dalla propria Casella: in fase di apertura, l'email vien scansionata -non solo l'allegato eventualmente infetto, ma anche la vera e propria email- all'interno di una "zona protetta" della RAM [cosa che può rallentare di qualche secondo la visualizzazione dell'email] PRIMA di venir effettivamente visualizzata sullo schermo. Solo con AntiVir FREE, tutto ciò NON accade. La "protezione Web" fornita da AntiVir FREE non si estende anche alla casella email, guacché, codesta situazione è praticamente identica all'uso di un client-email e AntiVir FREE agisce guidato dalla situazione [non ha proprio il plug-in necessario a far "da Proxy", insomma!]. La sola linea di difesa (che offrono, peraltro, TUTTI gli antivirus FREE e non il solo AntiVir) è -in sostanza- costituita dalla "protezione in tempo reale". Che è valida, indubbiamente (per AntiVir FREE, ma anche in altri ottimi antivirus FREE), ma è -anche soltanto in linea di principio- parecchio più sicuro esser protetti da DUE diverse barriere successive (prima, viene analizzato, ante-download [per esser più precisi: ante-"salvataggio del download"], il file-email e vengon analizzati i files-allegati; poi, viene analizzato -post download,- nell'abito della "protezione residente", anche il comportamento degli allegati) che non da una barriera sola (il file [l'allegato soltanto, non l'email] vien sorvegliato soltanto nella fase di "protezione residente" [soltanto e unicamente "post-download", dunque]).
Peraltro, chiunque usi AntiVir FREE può dar testimonianza di quanto sia insistente la stessa pubblicità di Avira (la Ditta che produce AntiVir) nell'informare i propri Utenti "free" che è opportuno passare subito alla versione a pagamento, la quale (solamente lei, giacché quella FREE non lo fa) garantisce vera sicurezza perché scansiona anche le email... E Avira ha pienamente ragione.
Vien detto: quel che conta nella scelta di un antivirus è il suo database.
Ma non è affatto vero... e per due ottime ragioni.
Innanzitutto, perché la qualità del database-firme di un qualsivoglia antivirus NON dipende affatto dal software in sé, bensì dalle PERSONE che stan dietro alla cosa (alle persone, insomma, che raccolgono i dati, li raggruppano, li analizzano e li assemblano). E codeste persone NON sono "parte integrante" di alcun antivirus: sono esseri umani che fanno il proprio lavoro e che, di quando in quando, terminato magari un contratto, passano a lavorare da una determinata ditta ad un'altra (uno lavora, magari, per qualche anno, per la Avira... e poi passa alle dipendenze della Alwill [la ditta che produce Avast!] oppure di Symantec, secondo chi gli offre in quel momento le condizioni migliori oppure secondo il proprio gusto e capriccio).
Ma noi NON possiamo sapere chi lavora a mettere assieme il database di un antivirus. Di più, capita anche che chi fa un tal lavoro, lasci una ditta e vada a far l'identico lavoro per un'altra... Quale senso può avere, dunque, andare a valutare il pregio di un SOFTWARE basandosi sulla presenza o meno di un dato dipendente (per quanto, magari, bravissimo, ma a noi completamente ignoto) nell'entourage della Casa Produttrice di quell'antivirus? Inoltre, la stessa presenza di quel dipendente è temporanea: se viene licenziato oppure se ne va, potrebbe cambiar tutto... eppure il PROGRAMMA (il software) rimarrebbe sempre lo stesso!
Non ha alcun senso appioppare all'antivirus (al programma, al software in sé), dunque, delle pecche -o dei pregi- relative ai propri aggiornamenti del database-virale. Ha certamente senso, invece, attribuir quei meriti (oppure quei demeriti) all'equipe di Tecnici che, in quel periodo, sta lavorando in quel preciso settore e in quella specifica Ditta. Ma, dato che gli addetti si scambian sovente di posto e trasbordano da una Ditta all'altra (teniamo presente che questo è un lavoro di tipo essenzialmente "telematico": non serve "vivere all'interno della Ditta" per poterci lavorare). è impresa assai ardua andare a tracciare i curriculum e le imprese degli addetti...
La seconda ragione è che il database delle firme NON è la sola modalità di scelta nelle azioni intraprese da un qualsivoglia antivirus: c'è una larga parte che viene affidata alla "scansione euristica" (laddove l'esistenza o meno di un qualsivoglia database non vale proprio a niente). Essa sì (l'euristica, intendo) è parte integrante del Programma (sta dentro al SOFTWARE, insomma) e può venir presa come criterio per la valutazione del Programma (se un addetto qualsivoglia cambia sede di lavor, la scansione euristica dell'antivirus sarà, in ogni caso, sempre uguale).
Sensato, dunque, dire che la tale equipe di Tecnici (ciascuno con nome e cognome) si sta rivelando abilissima nel mettere assieme dei validi database-firme. Molto meno sensato, invece, l'attribuir meriti che sono unicamente loro (di quelle persone umane, intendo) al Programma vero e proprio (al software, insomma).
Guardando ad AntiVir FREE (al programma vero e proprio, intendo) io vedo un antivirus che manca di una funzione FONDAMENTALE. Può essere benissimo che i Tecnici attualmente al servizio di Avira si stiano rivelando molto bravi ad assemblare i database, ma questo non migliora di un capello la situazione: il Programma resta comunque com'è, ovverosia MONCO di una importantissima componente di difesa.