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Iscritto dal : 3/1/2007 Posts: 0
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Ciao ragazzi vi andrebbe di parlare di qualcosa di non strettamente legato all'ambito tecnico?
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Iscritto dal : 1/30/2007 Posts: 0
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Ciao; Ci sto. Bye
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Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Perché no? Se l'argomento è stimolante...
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Iscritto dal : 3/1/2007 Posts: 0
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Scusate il ritardo. Cosa pensate della recente critica un po' da inquisizione, fatta dagli organi statali sui videogiochi?
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Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 5/2/2006 Posts: 6,184
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Sono cavolate!Questi signori mi sembrano tanti Don Chisciotte in cerca del drago. I miei figli son cresciuti con i videogiochi e sono dei normali e bravissimi ragazzi.Non è il videogioco che rovina un bambino ma l'ambiente in cui cresce, l'educazione che riceve e il rapporto con i genitori.Questa è la mia opinione.
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Iscritto dal : 3/1/2007 Posts: 0
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Vero. ma il messaggio non sembra essere passato in tutte le zucche. vedi recenti casi (Rule of Rose,GTA San Andreas...).
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Iscritto dal : 3/1/2007 Posts: 0
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Vero. ma il messaggio non sembra essere passato in tutte le zucche. vedi recenti casi (Rule of Rose,GTA San Andreas).
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Iscritto dal : 3/1/2007 Posts: 0
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Secondo me la colpa potrbbe anche essere di genitori menefeghisti che pur di accontentare il figlio permettono che compri, se non lo comprano loro stessi, giochi che, se non discussi nelle loro tematiche, potrebbero passare un messaggio sbagliato.
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Iscritto dal : 1/30/2007 Posts: 0
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Ciao; D'accordo con te, Rudewolf, in un ambiente familiare "sano" e aperto è più facile limitare i danni che certi stimoli possono seminare. Però è anche vero che un adolescente, pure di buona famiglia, è per definizione molto recettivo a certi modelli. M'interesso molto per cavoli miei di sociologia, in particolare di comportamenti individuali a l'interno di un gruppo, di meccanismi di mimetismo, di come si stabilisce, in ogni genere di gruppo, -dagli ultras agli club di bridge, passando, e si, dalle pagine di un forum- tacitamente una gerarchia. E appassionante, è bisogna riconoscere che un ragazzo dai 10 ai 17, anche di più per i maschi, è molto fragile e indifeso davanti alla pressione che può esercitare "il branco", o la figura di spicco. I ragazzi si avvicinano, usano e commentano questi giochi prevalentemente in circuito chiuso con i loro coetanei. Hanno dunque, qualsiasi sia il loro ceto sociale, i loro codici, i loro valori, i loro parametri di valutazione. Questi parametri non sono quasi mai sovrapponibili a quelli famigliari, ci camminano in parallelo sul "marciapiede di fronte", fin che è possibile. Come dimostra la cronaca, a volte sono messi davanti a una scelta; o fare dall'interno del branco "come nel videogioco", o rifiutare e vedersi umiliati, derisi e messi al bando. La pressione è comunque enorme, questo non è da sottovalutare sopratutto nella nostra società quasi esclusivamente orientata "sull'apparire". A mio parere, la decisione finale centra relativamente poco con l'educazione e l'ambiente famigliare, purtroppo. Entrano in gioco dei meccanismi psicologici assai "selvaggi", favoriti dall'età, dallo stato di costruzione della personalità, e semplicemente, spesso, anche da qualche devastante tempesta ormonale. I sviluppatori di giochi "hard" ( ma non solo hard, certi giochi "acqua e sapone" sono terribilmente ambigui ) lo sanno ma il loro compito è semplicemente quello di costruire un prodotto che soddisferà il reparto marketing, il quale, ovviamente, non si preoccupa d'altro che di vendere. Certi ambienti famigliari, e lo dico senza disprezzo o superbia, essendo allo sbando morale ed economico, non possono fungere da "ringhiera" etica e comportamentale di fronte a dei adolescenti per definizione comunque assai " fragili". Penso che un organismo di controllo ufficiale composto anche da psicologi, pedopsichiatri, addetti all'assistenza sociale non sarebbe inutile per filtrare la messa sul mercato di giochi a volte troppo spinti. Bye
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Iscritto dal : 8/19/2005 Posts: 4,409
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Penso che mi stà venendo un gran mal di testa, vabbe, per distrarmi andrò a bruciare un pò di formiche con la lente di ingrandimento, o a strappare le ali alle mosche. Cosa volete, ai miei tempi i videogiochi non c'erano, e quei divertimenti considerati da bambino cattivo non hanno fatto di mé un criminale, sarei curioso di sapere che videogiochi usavano i coniugi di Erba
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Iscritto dal : 5/2/2006 Posts: 6,184
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Grande Esa!
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Iscritto dal : 1/30/2007 Posts: 0
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Ciao;
L'hai ammesso te, Esa: ai tuoi tempi i videogiochi non c'erano. Però hai eseguito, da buon soldato, i giochi esilaranti che altri t'hanno imparato. Il caso a voluto che i caporali fossero in guerra contro le formiche e le mosche, tutto qua. Sei sicuro che ti saresti fermato davanti a qualche gioco più pesante? Questi discorsi da veterani per bene (ai miei tempi..., una volta era cosi...., i miei figli mai e poi mai....) mi fanno sorridere. Non passa un giorno senza vedere per tv o leggere nei giornali testimoni che raccontano dopo una strage: era un ragazzo tranquillo, educato, pacato, veramente è incomprensibile....ect,ect. Penso semplicemente che un adolescente sia -sotto certi aspetti- una scheggia impazzita, e malgrado la sua buona o cattiva educazione, a volte può perdere il controllo. Rudewolf, il tuo intervento lampo e ammirativo a sostegno del bambino cattivo dimostra ancora una volta che l'uomo a comunque un bisogno viscerale di modelli. Se vogliamo cercare di discutere senza ballare il minuetto ridicolo del botta-risposta da bar, ci sto. Se no, continuate voi tranquillamente, fra amici. Bye
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Iscritto dal : 8/19/2005 Posts: 4,409
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La mia domanda rimane, che videogiochi guardavano i coniugi di erba? Non mi sembrano giovincelli. Con i tuoi psicologi e sociologi potreste provare ad andare a scuola, dove i ragazzi passano la maggior parte del tempo (qui non siamo in america per fortuna sei obbligato ad andare a scuola), ed aiutare gli insegnanti che spesso sono impreparati a gestire questi nuovi "giovani", invece di bruciare i libri, o i videogiochi, in piazza. Fra parentesi é di poco fà la notizia di un insegnante pestato dai genitori, per un "torto" al figlio.
Comunque se vuoi andare avanti fai pure, se al bar non ti piacciono le chiacchiere puoi uscire.
Per il resto se vuoi possiamo anche discutere dei videogiochi rovinafamiglie che indebitano i pensionati e che assolutamente sono da eliminare, ma che casualmente sono rimasti, visto che ora sono regolamentati e lo stato incassa il suo. O delle sigarette, cancerogene finche vuoi, ma su cui lo stato guadagna paccate di soldi. O sui videogiochi, su cui esiste già più di una normativa che regola la censura, ma su cui lo stato becca nulla <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle> O sulla violenza negli stadi, su cui sono tutti contrari, basta non toccare i soldi che entrano alle società sportive, ai media televisivi e chi più ne ha più ne metta. Ciao
PS "era un ragazzo tranquillo" ecc ecc se credi a tutto quello che fanno vedere in televisione stai fresco pure tù.
Edited by - esafluoruro on 03/02/2007 14:30:58
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,614
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bravo esa! non mi sembra il posto adatto per fare seminari di psicologia ma come detto all'inizio per fare due chiacchiere. Se voglio annoiarmi posso trovare tanti forum atti allo scopo con approfondimenti medico-specialistici di alta levatura e a menochè non abbia finito di leggere tutti i libri di Kafka non ho intenzione di impegnarmi a seguire elucubrazioni logorroiche nel forum. Questo è il mio pensiero e come tale va rispettato.
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Iscritto dal : 3/1/2007 Posts: 0
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wow che dibattito acceso. non era certo ciò per cui avevo creato questo thread. volevo solo fare due chiacchiere sull'argomento non fare filosofia spicciola, di quella ne ho già troppa a scuola. bravo giza, rispetto ampiamente il tuo parere.
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Iscritto dal : 1/30/2007 Posts: 0
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Ciao; Mi dispiace, ma non condivido la tua ossessione per i coniugi di Erba. Cosa vorresti provare focalizzandoti su un singolo evento?Tu sostieni, se ho capito bene, che i videogiochi non sono partecipi o emulatori di cattivi esempi sui giovani. Bene, tuo discorso è rispettabilissimo a patto che tu non lo butti nella mischia con troppa ironia. Dopo tutto, è solo il tuo parere, non valle ne più, ne meno, del mio.Tra altro, non mi sembra di avere fatto riferimento ai libri, che almeno per me, sono l'esatto contrario educativo dei videogiochi. Per il tuo PS, non credo che gli testimoni intervistati siano interessati a contare frottole, sono vicini, conoscenti. Se mai la caccia al sensazionale sanguinoso viene addirittura incoraggiata dai intervistatori....... Dando per evidente, visto la fermezza del tuo discorso, che sto rispondendo ad un padre di famiglia ormai al riparo di qualsiasi brutta sorpresa riguardo ai figli, ti dirò che penso che i videogiochi fanno parte di un insieme di cose potenzialmente dannose per i più fragili. Telefonini che fabbricano degli analfabeti ( vedi la sintassi di qualche post da urlo sulle pagine di questo forum ), programmi televisivi Prime Time che osannano la deficienza pura, corsa all'ultimo gadget elettronico che serve solo ad invogliare a l'acquisto del prossimo, ect... Ti faccio notare che ho scritto -potenzialmente- . (Fermo restando che per me le opportunità educative di un "spara tutto" sono ancora tutte da dimostrare.) .Sono d'accordo con te; il primo riparo contro questi danni ed eccessi dovrebbe essere la famiglia. Evidentemente non funziona, o funziona sempre meno. I bersagli principali sono i ragazzi, naturalmente. La famiglia, per mille motivi, riesce sempre meno a contrastare la valanga di stimoli e falsi bisogni che dilagano. Leggi: assenti o permissive, controlli: zero, pubblicità: p.....a, ect.. E solo un dato di fatto che anche tu sembri condividere. Allora, cosa facciamo? Urliamo ai vecchi tempi che furono, o cerchiamo di metterci una pezza, perché ormai si tratta purtroppo solo di questo. Non è più tempo di prevenzione, ma di pronto soccorso. Stabilire dei controlli seri anche sui videogiochi, al mio parere, fa parte di queste cure ancora praticabili. Siamo d'accordo sul fondo, almeno credo, ma non sulla forma. Dire che i genitori perdono piede è legittimo, ma non è più possibile (ne auspicabile secondo me) tornare al modello patriarcale di "una volta". I miei psicologi ed educatori, come le chiami tu, sono ormai da tempo nelle scuole, fra il martello e l'includine, per l'esattezza. Fanno quello che possono, sempre nell'emergenza, senza possibilità di seria azione preventiva. Ribadisco, parliamo dello stesso problema io e te, ma per limitare i danni, non si può solo guardare indietro e sbuffare. Bisogna cercare di agire, anche poco, forse male, ma provare. BYE
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,614
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Nel nostro linguaggio non possiamo intendere con un unico sostantivo, quello di: FORMA - il quale fa riferimento al sostantivo OGGETTO inteso come ( forma fisica in generale ). Poiché per l'uomo devono esistere DUE FORME ora confuse in una sola. Soprattutto, dobbiamo intendere la FORMA di tutti gli " elementi e fenomeni naturali " come l'UNICO e reale OGGETTO. Viceversa, la FORMA di tutti i MANUFATTI creati dal PENSIERO dell'uomo con le sue IDEE - che realmente hanno alterato la FORMA della NATURA - dobbiamo definirli con un sostantivo distinto in quanto RESPONSABILE, cioè: SOFFATTO che significa ( il soggetto che fa )...
Inoltre a seguire, è più esatto definire l'IDEA ( forma mentale responsabile ), il CONCETTO ( forma logica responsabile ), la SENSAZIONE ( forma emotiva responsabile - che ci differenzia da quella degli animali ).
Seguono altre DUE puntualizzazioni; la prima quella in cui nell' attuale vocabolario viene spiegato il sostantivo OGGETTO: tutto ciò che il SOGGETTO conoscente intende come diverso da sé. Critica - poniamo questa domanda: chi è DIVERSO dal SOGGETTO conoscente ?.. risposta - tutti gli uomini sono SOGGETTI conoscenti, di conseguenza in nessun modo o situazione potranno essere definiti OGGETTO - bensì sempre e unicamente SOGGETTO.. Sul vocabolario segue una seconda definizione di OGGETTO - tutto ciò che sussiste di per sé indipendentemente dalla conoscenza.. Critica - poniamo parimenti la domanda: chi è che SUSSISTE di per sé indipendentemente dalla conoscenza ?.. risposta - è appurato, l'uomo non è indipendente dalla conoscenza - quindi non può essere definito OGGETTO, ma indubitabilmente SOGGETTO; perciò ribadiamo - che è unicamente la NATURA completamente indipendente dalla CONOSCENZA il puro OGGETTO..
Concludendo - finché tutto rimane nel PENSIERO dell'uomo, l'INTENZIONE non si può definire altrimenti che SOGGETTO. Quando il PENSIERO dell' uomo si concretizza in MANUFATTI, che alterano gli " elementi della NATURA " dobbiamo definirli SOFFATTI. Ribadendo, che con il sostantivo OGGETTO dobbiamo intendere esclusivamente tutti gli elementi e fenomeni della NATURA.. <img src="http://digilander.libero.it/O_N_E/Emo/EmoPicker/41.gif" border=0><img src="http://www.webgif.com/elettro_ani/e35.gif" border=0>
Edited by - giza on 03/02/2007 17:10:45
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Iscritto dal : 1/30/2007 Posts: 0
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Ciao; Scusate ragazzi; non immaginavo che il fatto di pensare fosse cosi spaventoso. Vi lascio dunque alle vostre certezze preconfezionate e mi raccomando: fatte bambini e votate, i politici penseranno per voi. Chiedo gentilmente a Alfonso, se passa di qua, di eliminare i miei dati del database del sito. Buona fortuna a tutti. Bye
PS: giza, che peccato....
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Iscritto dal : 8/19/2005 Posts: 4,409
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Ca**o GIZA, e adesso con chi discuto io. Ora che il discorso diventava interessante, prendi tù il suo posto??? Sempre il solito, prima fai scappare andimase, e poi tutti gli altri <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>
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