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Obsolescenza pianificata!!! Opzioni
davix
Inviato: Thursday, March 21, 2013 1:11:05 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/4/2011
Posts: 4,198
LA BREVE VITA DEI PRODOTTI: SIAMO CONDANNATI A COMPRARE (IL MERCATO LO VUOLE)

Dire che “le cose di una volta duravano per sempre” forse è esagerato, ma di certo quelle di oggi non durano niente - Una ricerca compiuta a Berlino lo dimostra: i prodotti hanno una sorta di data scadenza imposta - Alcuni componenti sono fatti per rompersi o per non essere sostituiti...

Articolo


Centouno miliardi di euro: tanto potrebbero risparmiare ogni anno i tedeschi se la lavatrice, lo spazzolino elettrico o le scarpe che hanno appena acquistato non avessero una sorta di data di scadenza integrata, non fossero cioè progettati per smettere di funzionare dopo un certo periodo di tempo - preferibilmente dopo la scadenza della garanzia - o non fossero costruiti in modo da scoraggiare le riparazioni.

Lo sostiene uno studio presentato ieri a Berlino e realizzato per conto del gruppo parlamentare dei Verdi tedeschi, che chiedono direttive chiare sulla riparazione e sostituzione dei componenti. Il fenomeno, chiamato «obsolescenza pianificata», è in aumento, spiegano gli autori, Stefan Schridde e Christian Kreis. Oggi sembriamo trovarci di fronte alla situazione in cui «sempre più prodotti durano sempre meno», scrivono nelle 100 pagine della ricerca, in cui si dice che una vera e propria intenzionalità da parte dei produttori «è molto difficilmente dimostrabile».

«Obsolescenza pianificata» è un altro termine per descrivere la frustrazione dei consumatori: si tratterebbe dell'usura prematura e programmata di un prodotto che in realtà potrebbe funzionare molto più a lungo. Il fenomeno è noto da tempo. Nel 1924 i più grandi produttori di lampadine fecero cartello per ridurre la durata di vita delle lampadine da 2.500 a mille ore.

Negli Anni 40 la DuPont inventò le calze di nylon, che avevano un unico difetto: erano troppo robuste, per cui le vendite non decollavano. A quel punto l'azienda avrebbe ordinato ai tecnici di «peggiorarle», per far sì che si smagliassero. Nel 2003 negli Usa partì una class action contro la Apple, accusata di aver limitato intenzionalmente a 18 mesi la durata delle batterie non sostituibili dell'iPod.

E oggi?

Gli autori elencano diversi esempi, riuniti in tre categorie. C'è anzitutto la scelta di materiali o componenti che si usurano anzitempo. È il caso delle resistenze delle lavatrici, delle chiusure lampo a spirale, oppure delle ruote dentate plastiche poco resistenti all'abrasione montate sui frullatori: non possono essere sostituite e al terzo anno non funzionano più.

Un secondo espediente è la limitazione della durata di vita del prodotto attraverso il tipo di costruzione: alcuni componenti del computer MacBook Pro, come la batteria, sono incollati, il che complica e rende molto costose la sostituzione o riparazione; alcuni spazzolini elettrici montano una batteria non sostituibile che, col tempo, perde la sua capacità di carica. Infine ci sono limitazioni tecniche: è il caso delle viti speciali usate per l'iPhone 4 o dei contatori montati sulle stampanti a getto d'inchiostro o laser che, dopo un certo numero di pagine stampate, segnalano la necessità di manutenzione. Se li si riporta a zero, la stampante continua a funzionare come se niente fosse.


Per quale ragione costruire un prodotto che si rompe prima del tempo, con l'effetto di usare più risorse del dovuto e creare montagne di rifiuti? Per aggirare il problema della saturazione dei mercati e massimizzare il profitto delle aziende, che risparmiano così costi e aumentano le vendite, spiega lo studio.

Di parere opposto Werner Scholz, direttore dell'associazione tedesca dei costruttori di elettrodomestici: i produttori sbaglierebbero se agissero così, perché un consumatore la cui lavatrice si rompe dopo quattro anni ne comprerà una di un altro marchio. Secondo un'indagine della sua associazione dei 180 milioni di elettrodomestici nelle case tedesche, oltre 75 milioni hanno più di 10 anni.

Eh?



Vi siete mai resi conto di questo fenomeno? Avete mai pensato che ci potesse essere il trucco?

Certi piccoli "incovenienti" possono sembrare del tutto accidentali, però, pensandoci bene Think
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Inviato: Thursday, March 21, 2013 1:11:05 PM

 
maopapof
Inviato: Thursday, March 21, 2013 4:23:04 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/31/2004
Posts: 7,183
ciao :O)

se tu dovessi costruiti una panda , avendo a disposizione tutti i pezzi al maggior sconto possibile , e senza conteggiare la manodopera, costerebbe 3 volte rispetto alla macchina nuova di zecca

poi se parliamo della differenza fra il prodotto montato in produzione rispetto a quello che compri ( lo stesso ) come ricambio .... una pastiglia freno dura il 30 % in meno rispetto a quello montato in produzione

morale della favola

se vivere vuoi .... devi penare , ed essere preso per il culo ci devi stare :O))))) ( da opere pie il salesiano ) ....... :O))))))

ciocca956
Inviato: Thursday, March 21, 2013 10:09:09 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 1/5/2012
Posts: 4,102
Ciao Davix.
A proposito di quanto affermi, e afferma la ricerca cui fai riferimento, ho delle opinioni precise derivanti dalla mia ormai discretamente lunga esperienza.
Per la mia attività professionale ho sempre utilizzato attrezzature che io definisco "di alta gamma" e cioè che mediamente hanno una bassa probabilità di guasto, una elevata resistenza all'usura, un servizio di assistenza che funzioni e una garanzia certa.
Con questo modus operandi le mie attrezzature e materiali hanno una vita che ritengo sufficientemente lunga.
D'altro canto ho sempre ricevuto proposte di acquisto di materiali e utensili cosidetti "Convenienti" e le pochissime volte che ho ceduto alla lusinga me ne sono pentito.
La mia conclusione è che il problema è per la maggior parte dei casi malposto. Cioè io penso che la scarsa qualità di apparecchiature e materiali sia dovuta non tanto ad un pianificato piano di farli durare poco per venderne di più bensì dovuto al fatto che la ricerca spasmodica ci contenimento dei costi e del prezzo finale porta giocoforza a prodotti con vita intrinsecamente sempre più corta. E questo è dovuto sia alla presenza di prodotti concorrenti che alla domanda che spesso si rivolge al prezzo più basso. Ovviamente più i prezzi del nuovo sono bassi più diventa antieconomico e insostenibile la riparazione di guasti e la sostituzione di pezzi. Io questo lo trovo giustificabile anche se penso che sia meglio rivolgersi a prodotti per cui l'assistenza è possibile. Costano di più rispetto agli altri.
Con tutto questo ragionamento non intendo dire che in assoluto non esistano aziende o comparti merceologici che fanno del prezzo basso la propria filosofia commerciale però ritengo che non sia un fenomeno generalizzabile.
A.
davix
Inviato: Thursday, March 21, 2013 11:44:00 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/4/2011
Posts: 4,198
Ciao, Mao, Ciocca,

ho postato un articolo non sposandone completamente il contenuto, che infatti è controverso, ossia si può essere d'accordo su certi aspetti e dissentire su altri.

Ciò che mi ha intrigato sono i "giochetti strategici", cioè imprese che fanno cartello e/o leader inconstratati che riescono a condizionare, se non manipolare, il mercato per appropriarsi di una fetta maggiore del reddito del consumatore. Il monopolista fa come gli pare per definizione.

C'è da tener conto che il potere del consumatore è aumentato, peccato che in Italia non ci sia ancora la normativa per la class action.

Speak to the hand
cbbusto
Inviato: Friday, March 22, 2013 12:28:24 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 11/8/2008
Posts: 13,964
Qualcosa di vero c'è, in un servizio sulla RAI si è parlato di questo argomento, da analisi fatte risulta che la vita dei vari elettrodomestici, di tutte le marche, negli ultimi 30 anni si è dimezzata, e parecchi pezzi non sono riparabili costringendo il cliente ad acquistare un nuovo apparecchio. Alcuni componenti dei vari elettrodomestici vengono costruiti con un tempo di durata prestabilito.
giza
Inviato: Saturday, March 23, 2013 6:02:05 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/27/2006
Posts: 9,618
io ricordo le fiat. la verniciatura durava 4 anni precisi poi iniziava la ruggine.
spendere di più nn vuol dire avere maggior garanzia perchè tutti i prodotti ormai sono uguali. ti mettono la lavatrice a 100 euro e di fianco quella a 250. quale scegli? quella più cara perchè pensi che quella a 100 euro è una baracca. e se fai una indagine di mercato ti accorgi che è la stessa ditta a produrla (i componenti sono uguali ma cambia la scocca e magari una lucina o manopola in più)
e soprattutto quelli che ti offrono una ulteriore garanzia a pagamento di un anno; sta tranquillo che allora quel prodotto è fatto per durare tre anni.
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