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Due lettere aperte al Sig. Ministro Brunetta Opzioni
martigues
Inviato: Saturday, December 05, 2009 9:44:23 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 1/22/2008
Posts: 280


Vi segnalo:

Marco Ciurcina mi comunica (e-mail) che numerose associazioni, per il Software Libero, hanno sottoscritto la lettera aperta al Ministro Brunetta, pubblicata, oggi 5-12-09, a pag. 11 del quotidiano Gli Altri. Condividendone i contenuti e visto che, in data 23-08-2008, anche io avevo scritto una lettera aperta al Ministro, senza risposta. Ne approfitto e le pubblico entrambe. Sono convinto che il Sig. Ministro non ha mai letto quanto da me scritto, probabilmente per il sistema di filtri ministeriali alla corrispondenza. Spero che possa leggere questa mia e magari dare più spazio al software libero nella pubblica amministrazione… continua …

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1099&Itemid=33

Ciao, Antonio.

Sponsor
Inviato: Saturday, December 05, 2009 9:44:23 PM

 
ecofive
Inviato: Saturday, December 05, 2009 9:55:31 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 6/20/2008
Posts: 7,111
Bisognerebbe dare un appoggio anche noi Aiutamici....
In questo momento sono "fuso", non ho idee ......
Bisognerebbe riflettere un po' .....
La notte porta consiglio ........
Dai, spremiamo la dura madre, la pia madre e l'aracnoide ...

Ciao.
magomagu
Inviato: Saturday, December 05, 2009 11:28:47 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 5/17/2009
Posts: 659
Caro Antonio,
premesso che sono un tuo estimatore (e molto meno del Ministro Brunetta)

tenuto conto dei dati dell'Annuario Statistico Istat 2009 pubblicato 10 gg. fa (per quel che riguarda le scuole, ad es., vedo che quasi la metà dei 42.000 Istituti Scolastici non ha il certificato di agibilità; mancano le attrezzature, la dispersione scolastica è ancora più ampia della media europea, ecc.)

non mi sembra che il protocollo con Microsoft sia da buttare. L'ho letto: Microsoft ha preso molti impegni, hai visto:
- divulgazione cultura digitale
- dotazione risorse tecnologiche
- supporto alle scuole abruzzesi
- RIDUZIONE DEL DIGITAL DIVIDE
- ricondizionamento dei vecchi pc
- supporto a progetti di interesse didattico
- educazione all'uso sicuro della rete
- ecc.

Il Software libero come può veicolarsi senza l'hardware?
Certo che Microsoft non fa nulla senza rendiconto, ma ho imparato da te e da questo sito che Ubuntu si può installare anche su windows.
Quindi molto dipenderà anche dagli insegnanti e dalla loro formazione e dai progetti educativo-didattici che le scuole sapranno portare avanti.

Senza nulla togliere al fatto che sicuramente il Ministero avrebbe fatto bene a inserire nel protocollo (o anche a fare un protocollo specifico) per la divulgazione del software libero nella scuola.

Ma ripeto: vista la condizione della scuola italiana, reputo interessante e con molti aspetti positivi il Protocollo firmato: anche se prima di dare un giudizio definitivo, occorrerà vedere con quali contenuti saranno riempiti gli impegni e le dichiarazioni d'intenti.
Un caro saluto.
thepiratebay
Inviato: Sunday, December 06, 2009 7:25:10 AM
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Posts: 2,018
hihhihi..bè se hai madato un @ :-)tempo sprecato loro le persone le mandano a casa insieme alla gelmini :-) ocio che se la legge ti mette 16 pc con windows7 :-)
paolopa
Inviato: Sunday, December 06, 2009 7:31:36 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/14/2008
Posts: 2,777
la mia impressione è che il ministro brunetta si impegni molto nelle cose che hanno un forte impatto emotivo sull opinione pubblica,come prima condizione,e temo che l open source non abbia questo requisito.parere come sempre personale...
ecofive
Inviato: Sunday, December 06, 2009 7:41:05 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 6/20/2008
Posts: 7,111
Ho letto ora l'accordo tra i Ministeri e la Microsoft, allora "butto giu" qualche riflessione: è la solita "alleanza" tra un gigante dell'informatica e lo Stato. Ad esserne avvantaggiata sarà la Microsoft che in questo modo acquisirà futuri clienti. E' immaginabile che la Microsoft proponga di installare Open Office, i vari antivirus, firewall ecc. free ?
Il punto debole e critico di questo accordo è quello che si è riscontrato anche nel passato quando sono stati varati i non pochi "Piani informatici": la formazione degli insegnanti. Non so quale sia la situazione attualmente, ma fino a circa cinque anni fa la percentuale di insegnanti capaci di usare un computer (e nel numero ci metto anche quelli che sapevano a malapena scrivere una frase con Word) si aggirava attorno al 50%. Si sono spesi tanti soldi per attrezzare le aule informatiche e molto pochi invece per mettere gli insegnanti in condizione di poterle adoperare.
Ce l'ha detto il Prof. Cantaro cosa succede se in un computer si installa Write al posto di Word.
Il "ragionamento" di troppi insegnanti è che se Windows, Word ecc. funzionano tanto bene e tutti li usano, perché cambiare? Ma perché Magumagu vuol mettere anche "linus" (che nessuno conosce ed è tanto difficile) nei computer? I programmi ci sono già, perché complicarsi la vita con cose inutili? Windows ed Office li comprano la scuola, mica gli insegnanti (che si dimenticano che in realtà le tasse le versano e quindi quei prodotti li pagano anche loro).
Questi accordi, in definitiva, non fanno altro che favorire il monopolio Microsoft.
Certo che portare l'open source a scuola non è un'impresa né facile né indolore, anche in termine di costi (e qui il discorso sarebbe lungo), ma forse sarebbe il caso, da parte del Governo, di pensarci seriamente.

Ciao.

martigues
Inviato: Sunday, December 06, 2009 1:41:26 PM

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Iscritto dal : 1/22/2008
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Ciao magomagu, non dico che il protocollo sia da buttare, infatti non mi scaglio contro Brunetta ma lo invito solo a dare spazio anche al software libero e non solamente a quello proprietario.

Spesso dico che noi offriamo milioni di euro di risparmio e non contratti da milioni di euro... sarà questo..?

Nella fattispecie non si tratta di contratti di milioni di euro attuali, ma futuri!

Ecco cosa dico nella pagina dei 27 motivi:

http://www.istitutomajorana.it/passare-linux/index5.html

ed in particolare al punto "Libertà e non più catene":


Per quanto riguarda l'amministrazione pubblica però, non si può fare solamente un discorso di risparmio e di efficienza. Esiste infatti un'altra ragione rilevante per passare al software libero.
Troppo spesso i documenti pubblici sono salvati in formati proprietari, quasi sempre leggibili soltanto dai programmi commerciali con cui sono stati creati. …. E se fra 20 anni la chiave di codifica non dovesse essere più disponibile? Ci sono già stati casi di documenti pubblici persi perché scritti in un formato ormai non più leggibile. Ancora, perché mai l'amministrazione pubblica deve obbligare i cittadini a comprare software proprietario per accedere a documenti pubblici?
Ma, soprattutto nella scuola, utilizzare software e formati proprietari è sicuramente ingiusto e pericoloso! È come offrire sigarette gratis ai giovani: si crea dipendenza. In questa maniera i ragazzi vengono costretti a usare software proprietario (a pagamento) anche a casa e continueranno ad usarlo anche dopo aver conseguito il diploma. Questo il vero motivo per cui molti produttori di software offrono le licenze "educational" a basso prezzo. Non è certo per beneficenza ma per creare "dipendenza" nei giovani che rappresentano i clienti del domani (allora pagheranno e di brutto).


Ciao, Antonio.





magomagu
Inviato: Sunday, December 06, 2009 8:53:01 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 5/17/2009
Posts: 659
Ciao Antonio,
ti ringrazio per le tue cortesi considerazioni, che condivido.

Colgo l'occasione per fare a mia volta qualche precisazione.
Non sono né un esperto informatico, né un lavoratore della scuola. Ti parlo come genitore.

Ho toccato con mano l'inadeguatezza delle strutture scolastiche, e anche quella delle loro attrezzature.
Mio figlio ha finito le elementari 5 anni fa, era presente nella scuola solo un 486, sostituito alla fine da un Pentium donato da un genitore (e che le maestre non sapevano usare).

Ciò premesso, io non sono d'accordo con quanti ritengono (a prescindere) Microsoft come il Male Assoluto. Se ha delle risorse da mettere a disposizione gratuitamente della nostra scuola, ben vengano. Il fine giustifica i mezzi, a volte. Se poi ci regala anche dei pc con Seven o Vista, saranno poi i Dirigenti e gli insegnanti a stabilirne le modalità d'uso.

Ieri sera, ho letto il Protocollo da te citato sul sito del Ministero. Non perché non mi fidassi di te: ma perché volevo capirne bene il contesto.
Ho visto che Microsoft ha fatto Protocolli:
- col Ministero (specificando, art.4, che la scuola italiana non farà preferenze, né darà esclusività, in favore di Microsoft)
- con l'ANP (Ass. Naz. Presidi), per aggiornamenti sulle tecnologie informatiche rivolte a dirigenti e insegnanti
- col CNR (Cons.Naz.Ricerche), per ricerche sulla navigazione protetta dei bambini.

Dobbiamo ritenere che Microsoft sia diventato un'agenzia di beneficenza? Certamente, no. Ma perché non sfruttare il fatto che destini una piccola parte dei suoi profitti ad attrezzature scolastiche e a progettazioni, vigilando poi la scuola che, a norma di protocollo, non ne approfitti?

Ho poi notato che il Ministero Istruzione, negli ultimi due mesi, e sempre con le stesse finalità (cioé, supporto all'innovazione digitale nella scuola). ha firmato protocolli senza oneri per lo Stato - oltre che con Microsoft - anche con (e senza suscitare particolare scalpore):
- IBM
- Intel Italia

A questo punto (e ti do pienamente ragione), manca solo il Protocollo con le Associazioni del Software Libero...
E poi comincerà (o continuerà, ma con più convinzione) il lavoro vero, che ricordava anche il nostro Ecofive (formazione insegnanti, progetti didattici, coinvolgimento delle famiglie, ecc.)
Cordiali saluti

ecofive
Inviato: Sunday, December 06, 2009 9:58:33 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 6/20/2008
Posts: 7,111
Certamente Microsoft non è il Male, come neppure l' open source è il Bene.
Il tragico di tutti questi grandi progetti è il fatto che in realtà le ricadute nell'ambiente scolastico sono scarse; il grande fiume, man mano che si avvicina alla foce, si divide in una miriade di rigagnoli. Anche se Microsoft regalasse migliaia di computer, alle singole scuole arriverebbe ben poco. Emblematico è inoltre quanto riferito da Magomagu: il computer c'era, ma le insegnanti competenti no. Mi meraviglia poi il fatto che nella scuola di suo figlio ci fosse soltanto un vecchio computer; a quel che mi risulta i laboratori delle scuole dell'obbligo in quanto a parco macchine, non stanno affatto male.
Comunque ripeto, tutti questi progetti servono a ben poco; gli insegnanti non sono motivati, sono invece carichi di problemi anche molto pesanti da affrontare (ore di insegnamento ormai scarse; talvolta alto numero di alunni stranieri nelle classi; molti alunni nelle classi ...), pagati (abbastanza poco) tutti alla stessa maniera (a prescindere dal lavoro svolto in classe).
Ancora una volta vincono il fai da te e le iniziative personali : si prenda un mix di insegnanti competenti, dirigenti efficienti e qualche euretto ed allora si verifica " Il caso Majorana - Gela".
Anche senza scomodare Bill Gates.

Ciao.
martigues
Inviato: Monday, December 07, 2009 12:27:48 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 1/22/2008
Posts: 280
@magomagu
A questo punto (e ti do pienamente ragione), manca solo il Protocollo con le Associazioni del Software Libero...
E poi comincerà (o continuerà, ma con più convinzione) il lavoro vero, che ricordava anche il nostro Ecofive (formazione insegnanti, progetti didattici, coinvolgimento delle famiglie, ecc.)

Concordo con te. Sta di fatto che (riporto da una mia pagina del sito):

“ … Probabilmente siamo l’unica scuola della Sicilia o almeno una delle pochissime, ad avere un’aula computer, da 16 postazioni, funzionante completamente ed esclusivamente col software libero, ovvero Linux in versione Debian (Ubuntu 7.10), OpenOffice & Co. Quali sono i vantaggi? Vi narro, per iniziare, un piccolo aneddoto. Verso ottobre del 2007, sono venuto a conoscenza che la nostra scuola era in procinto di ricevere una fornitura di computer per la nuova aula d’informatica. Il nuovo Dirigente scolastico, Prof. Vito PARISI, venuto a conoscenza delle mie competenze nel settore, mi chiese di dare un’occhiata al contratto di fornitura. Erano previsti un totale di otto computer con relativo software a pagamento. Troppo pochi per avere un’aula in grado di ospitare una classe. Sapete com’è finita? Con gli stessi soldi, grazie anche al vincitore della gara, Sig. Barone di Gela, i computer sono diventati ben 16 (dico sedici), in grado di soddisfare appieno i bisogni di un’intera classe. Vi chiederete come abbiamo fatto. Semplice, abbiamo sostituito tutto il software a pagamento previsto dalla fornitura (che poi non era neppure molto, sempre per questioni economiche) con software libero e gratuito. Quindi, prima ancora che il progetto “software libero” decollasse, abbiamo ottenuto, praticamente, il raddoppio delle postazioni computer. …”

Adesso abbiamo altri 20 portatili con Ubuntu e non abbiamo speso nulla per il software.


@ecofive
Ancora una volta vincono il fai da te e le iniziative personali : si prenda un mix di insegnanti competenti, dirigenti efficienti e qualche euretto ed allora si verifica " Il caso Majorana - Gela".
Anche senza scomodare Bill Gates.

Caro Eco, mi dispiace deluderti, ma il caso Majorana non e un mix di insegnanti competenti. Sono (purtroppo) solo e non mi spavento, anzi mi carico. Se avessi avuto dei colleghi volenterosi (anche non competenti, ci avrei pensato io a renderli tali), allora la cosa sarebbe stata molto più esplosiva. Ti deludo ancora per gli “euretti”. Mi danno circa mille euro l’anno per l'impegno. Ti dico solo che sono un ingegnere e mille euro li potrei guadagnare con un’ora di lavoro. Diciamo che non mi pagano neppure la corrente elettrica che consumo stando con due computer accesi per 18 ore al giorno (quando sono a scuola di solito faccio gli upluad o il backup del sito). Figurati se prendo i soldi per l'adsl (tutto a spese mie). Morale della favola: se trovi gente con passione e senza fame di soldi, allora puoi fare tutte le rivoluzioni che vuoi senza chiedere niente a nessuno.

Ciao, a tutti, Antonio.


ecofive
Inviato: Monday, December 07, 2009 9:01:04 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 6/20/2008
Posts: 7,111
Caro Prof. Cantaro, quando ho scritto degli "euretti" facevo riferimento a quelli necessari per comperare i computer, non certo a "compensi accessori" per gli insegnanti. Mi spiace di esser stato frainteso e mi scuso perché il mio pensiero non è stato chiaro.
Leggendo il tuo post sono ritornato indietro nel tempo, ormai all'altro ... secolo, quando senza fondi, con computer in comodato d'uso e solo tanta buona volontà sono riuscito ad allestire un'aula di informatica allo scopo di introdurre il Logo nella mia scuola elementare (così si diceva allora). Con sgomento mi accorgo che le cose non sono cambiate. Anch'io lavoravo da solo tra l' indifferenza di tanti colleghi, la curiosità di alcuni, l'appoggio di pochissimi. Restavano solo due cose, ma importanti: il vivo interesse dei miei scolari e la soddisfazione di fare in modo accurato il proprio lavoro.
Per questi motivi i grandi progetti mi lasciano abbastanza scettico. Hai scritto bene: "Morale della favola: se trovi gente con passione e senza fame di soldi, allora puoi fare tutte le rivoluzioni che vuoi senza chiedere niente a nessuno".
A scuola si potrebbe parafrasare la celebre frase di Churchill (riferita alla Battaglia, aerea, d'Inghilterra): ""Mai nel campo dell'innovazione didattica, così tanti dovettero così tanto a così pochi".
Buon lavoro, prof. Antonio.

epipactis
Inviato: Monday, December 07, 2009 1:33:49 PM
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Iscritto dal : 3/11/2009
Posts: 2,276
Ho letto con molta amarezza (mi son ritornati alla mente troppi vecchi ricordi) gli ottimi interventi di Ecofive e del prof. Cantaro. Direi nihil novi sub sole. Negli anni '85 (altro secolo!) il Ministero Pubblica Istruzione aveva stanziato ingentissimi finanziamenti per il P.N.I. (Piano Nazionale Informatica), con il proposito di potenziare l'insegnamento della matematica e per portare la cultura informatica nelle scuole. Il progetto è attualmente sostanzialmente fallito per colpa degli insegnanti. Posso dirlo come ex insegnante (felicemente in pensione) ed ex formatore del P.N.I. Se vogliamo che questo nuovo progetto funzioni, il ministro Brunetta sia coraggioso sino in fondo: butti fuori dalla scuola i troppi pelandroni che ci sono e finalmente premi chi come il prof. Cantaro sacrifica tempo,soldi (e forse anche affetti) per realizzare la sua bellissima realtà.
martigues
Inviato: Monday, December 07, 2009 3:02:54 PM

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Iscritto dal : 1/22/2008
Posts: 280
Caro Ecofive la tua esperienza è la fotocopia della mia. Ma credo che si possa essere piùche soddisfatti, infatti i ragazzi sono gli unici attenti (e meno male).

Caro Epipactis, freghiamocene degli altri e pensiamo ad andare avanti. Rammenti il Portale Italia? Un oceano di soldi per nulla. Noi: un mare di successo senza soldi. Credo sia meglio così. Per il P.N.I., io insegno in un tale corso. Solo un'ora in più di matematica e informatica la fanno solo con me che insegno topografia (da rabbrividire).

Ciao, Antonio.


magomagu
Inviato: Monday, December 07, 2009 10:36:25 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 5/17/2009
Posts: 659
martigues ha scritto:
@magomagu

Concordo con te. Sta di fatto che (riporto da una mia pagina del sito):

“ … Probabilmente siamo l’unica scuola della Sicilia o almeno una delle pochissime, ad avere un’aula computer, da 16 postazioni, funzionante completamente ed esclusivamente col software libero, ovvero Linux in versione Debian (Ubuntu 7.10), OpenOffice & Co. Quali sono i vantaggi? Vi narro, per iniziare, un piccolo aneddoto. Verso ottobre del 2007, sono venuto a conoscenza che la nostra scuola era in procinto di ricevere una fornitura di computer per la nuova aula d’informatica. Il nuovo Dirigente scolastico, Prof. Vito PARISI, venuto a conoscenza delle mie competenze nel settore, mi chiese di dare un’occhiata al contratto di fornitura. Erano previsti un totale di otto computer con relativo software a pagamento. Troppo pochi per avere un’aula in grado di ospitare una classe. Sapete com’è finita? Con gli stessi soldi, grazie anche al vincitore della gara, Sig. Barone di Gela, i computer sono diventati ben 16 (dico sedici), in grado di soddisfare appieno i bisogni di un’intera classe. Vi chiederete come abbiamo fatto. Semplice, abbiamo sostituito tutto il software a pagamento previsto dalla fornitura (che poi non era neppure molto, sempre per questioni economiche) con software libero e gratuito. Quindi, prima ancora che il progetto “software libero” decollasse, abbiamo ottenuto, praticamente, il raddoppio delle postazioni computer. …”

Adesso abbiamo altri 20 portatili con Ubuntu e non abbiamo speso nulla per il software.




Ciao Antonio,
devo dire che hai avuto un'ulteriore, sottile, astuzia: non dicendo esattamente DI QUALE AZIENDA è il software a pagamento (a cui avete rinunciato), probabilmente non ti precludi che qualche nuovo pc del famoso Protocollo con Microsoft arrivi anche a Gela!!!
A parte gli scherzi, quello che hai portato è un esempio di intelligenza e professionalità.
Esemplare è anche la consulenza che presti al Comune di Gela per il software libero. E' un'esperienza che stanno facendo molti Comuni.
Ad esempio, il Comune di Modena (183.000 ab. e 2.200 dipendenti) ha fatto fare la migrazione di tutti gli applicativi su server OS (risparmio stimato, secondo il comunicato stampa, di 700.000 Euro annui) e ha fatto sostituire gli Office di tutti i pc dei dipendenti con l'Open Office.


Un'ultima rapida annotazione, visto che è giorno di "ponte".
Ho notato che sia tu che Ecofive (ma probabilmente anche Epipactis) annoverate tra i motivi di più grande soddisfazione l'attenzione dei vostri ragazzi.
E questo è molto positivo, considerato anche che (secondo le ultime ricerche comparative Ocse) 3 insegnanti su 5 lamentano l'alto livello di disattenzione e maleducazione dei loro studenti.
Perché queste conoscenze informatiche (mi limito a queste, non voglio allargarmi ai "mali" della scuola italiana) si saldino ancora di più, lo dico sempre come genitore, non sarebbe male un maggior coinvolgimento delle famiglie.
Mio figlio frequenta il liceo scientifico-tecnologico (è una maturità scientifica rilasciata da un Istituto Tecnico), ha laboratori attrezzati, hanno iniziato qualche approfondimento di Sw libero, ma da quello che mi riferisce i genitori dei suoi compagni mostrano ostilità verso questi contenuti, giudicati sommariamente inaffidabili, problematici, ecc.
Non sarebbe male affiancare questi insegnamenti ad assemblee di classe o ad altri strumenti volti a realizzare una collaborazione scuola-famiglia...
Di nuovo un cordiale saluto e l'augurio di buon lavoro.
epipactis
Inviato: Monday, December 07, 2009 11:24:01 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 3/11/2009
Posts: 2,276
Purtroppo, a mio parere,le ricerche Ocse sono ancora ottimistiche, perchè nella mia esperienza ho trovato alla fine ragazzi quasi totalmente demotivati. Mi resta ancora l'amarezza di aver abbandonato un lavoro che mi piaceva (e che mi ha dato soddisfazioni enormi), ma nel quale ormai non mi trovavo più perchè i valori nei quali credevo non erano più condivisi nè da parte di molti (chiamiamoli così) colleghi, nè da parte dei dirigenti scolastici, nè dai genitori che troppo spesso si sono posti in posizione conflittuale con le istituzioni scolastiche. Le vittime sono i ragazzi, che non trovano una scuola nè formativa nè informativa e si ritrovano in una realtà che è sempre più difficile e spesso devono anche convivere con una fragilità emotiva incredibile. Ovviamente auguro anch'io di tutto cuore un buon lavoro al caro collega prof. Antonio Cantaro.
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