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NotiziaNiente di drammatico, per fortuna. Mi chiedo però come mai i bambini di oggi abbiano bisogno di stimoli così... aberranti. Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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Non è facile dare una risposta, caro Dead. Ormai ai bambini viene concesso tutto. Per comperare le figurine occorrono dei soldi e i soldi li danno i genitori. Con facilità e senza controllo. Se è giusto che i bambini imparino ad amministrare le proprie ... finanze, è anche sperabile che venga loro insegnato che i soldi non sono quella cosa che cresce spontaneamente nei portafogli e che se si acquista qualcosa, non si può comperarne un'altra, soprattutto se del tutto superflua. Ma ogni capriccio è lecito e deve essere prontamente soddisfatto. Ricordo, anni fa, qualche scolaro ben fiero di avere le scarpe con le lucette nei tacchi. Mi son sempre chiesto se era più fesso il bambino o il genitore. Non mi fa troppa meraviglia la figurina puzzolente: è un segno, purtroppo, della nostra "civiltà". Ciao.
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Il punto -ma la mia non vuol essere una "posizione critica" CONTRO fenomeni di questo genere "presi indistintamente"- è che "il vil denaro" di una volta ha assunto (e assume vieppiù, ogni giorno che passa) un valore intrinseco (anche MORALE) sempre maggiore. Sicché, in maniera scrisciante, s'è venuta a creare in tutti l'idea che i genitori debbano assicurare ai propri figli "il benessere" (frase già usata spesso anche in tempi più antichi, ma con significati un po' diversi dall'odierno). Oggi, "dare il benessere alla propria famiglia" (ed è la "società dei consumi", per definizione, a imporre questo) significa rifornir di banconote sempre fresche la famiglia. E "dare il benessere ai propri figli", significa -innanzitutto- fornir loro soldi (in modo indiretto [ambienti costosi, divertimenti costosi, gadget costosi, vestiti costosi, accessori costosi, abitudini costose] oppure diretto [dar loro i soldi in mano e buonanotte]). Di fatto, però, non è QUESTO il vero problema. Il vero problema è che, per reperire il flusso di denaro necessario a un simile sforzo, il lavoro diviene -giocoforza- preminente su ogni altra cosa. Se bruci la tua vita a lavorare per "produrre" (e, questo, solo al fine d'accumular denari per poi "consumare"), tolto il tempo indispensabile per fare pure tu il "consumatore" (devi "andare in vacanza [e, ormai, ci si va correndo, talché queste vacanze son divenute maratone da cui si rientra più sfiniti di come si era prima], devi "avere un'auto adatta al tuo tenore", etc... etc..) e il tempo -sia pur minimo- per riposarti un po'... col poco che ti resta devi riuscire a gestire il rapporto con la persona amata (il quale, invece, "di default", pretende -e giustamente!- una dedizione continua e costante "al 100%"... altrimenti si rischia, a poco a poco, d'impantanarsi... e "dare un'educazione" ai figli... il che richiederebbe svariate ore libere da dedicare a loro ogni giorno... e dare AMORE ai propri figli... il che richiede dedizione piena, ininterrotta e incondizionata... Ora, mettiamoci un po' nei panni di codesti poveri genitori: ma come possono fare a tenere in aria 10 "palle" avendo le regolamentari braccia (due, come tutti) solamente? Altro che "giocolieri", dovrebbero essere! Per cui, dopo aver lottato, magari per anni, per dare tutto il tempo possibile a ciascuna delle voci in capitolo (inclusi amori e figli), tanti finiscono, stremati (dalla pura stanchezza psicofisica, se non altro) e spesso un po' "storditi", per cercar di "risparmiare le forze" laddove si può... E dove si può? Non certo sul lavoro, ovvio... Non certo sul "mostrarsi" (andare in vacanza, tenersi come minimo "a un certo tenore di vita [di consumi, cioé]", puntare ad arricchirsi, etc...) Non certo sul riposo puro e semplice (che, in qualsivoglia caso, è già troppo poco sin dal principio). Che resta? Curar meno gli affetti (coniuge, figli, famiglia), purché in maniera non troppo appariscente (sennò, ci si "mostra" cattivi mariti, cattivi genitori o cattivi parenti... e questo NON è, ahinoi, mai consentito!)... Curar meno l'amore (quando il coniuge dicesse "Vien prima il lavoro e poi io!", la risposta sarà: "Però, dei soldi c'è bisogno, no?")... E curar meno i figli, inevitabilmente... Ma il senso di colpa e frustrazione (il desiderio naturale di dar loro qualcosa -almeno qualcosa!- in cambio di quell'attenzione e quel tempo indiviso che non riusciam proprio a dare), c'indurrà vieppiù a "compensare" le assenza con altro denaro (altri regali o -più semplicemente- altri soldi [così non bruceremo tempo per andare a scegliere il regalo])... Non ci stupiano, dunque, se i nostri bambini NON vedono valori d'alcun tipo che sian (se non per l'apparenza [insomma, cose da "dire per far bella figura con la gente"]) diverse dal puro e semplice -sempre urgente, imperioso- denaro... Non li educhiamo, delegando a questo (ed è folle) la scuola. Ma il compito vero della scuola NON è di "educare" (questo, dev'essere compito ESCLUSIVO delle singole famiglie), bensì di INSEGNARE, di "dare una cultura" (che è cosa diversa dalla semplice "educazione" e in cui l'educazione dev'esser comunque già data come "acquisita" [perché fornita interamente dalla famiglia]). In questo senso, anche parecchie scuole pedagogiche e -praticamente senza eccezioni- tutte le scuole psicanalitiche e psicologiche han fatto, stanno facendo e faranno danni davvero enormi -talmente grandi che manco ci si crede- ai nostri "troppo ricchi" (epperò "poveri") piccoli bambini.
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Iscritto dal : 9/6/2006 Posts: 7,685
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Io mi domando perchè i genitori gli comprino quelle schifezze. Ho una figlia di 11 anni e quando dico no è no.
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Finalmente un genitore che sa dir di no !!! Bravo Crilupa. Ciao.
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Iscritto dal : 10/2/2006 Posts: 1,368
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dead ha scritto:...Mi chiedo però come mai i bambini di oggi abbiano bisogno di stimoli così... aberranti. Io non me lo chiedo più. Vorrei poter avere in aula una videocamera che registri 8 ore su 8 (insegno nel tempo pieno) l'attività quotidiana. E, poi, vorrei rendere pubblico il contenuto dei video per "formare" un po' tutti sui bambini di oggi. Sono seriamente preoccupata per il loro futuro umano e professionale. Noi insegnanti, facciamo il possibile sul piano educativo e formativo in genere, ragioniamo con loro su tante cose, sugli stereotipi da evitare, sul potenziamento delle proprie risorse, sulle regole, sull'amicizia, sulla solidarietà, sulla comprensione e condivisione... Se continuo con l'elenco, vien fuori che gli insegnanti devono essere, oggi, anzitutto: psicologi, psichiatri, neuropsichiatri, assistenti sociali, mediatori culturali, padri confessori, censori, arbitri nella giusta giustizia, depositari di "segreti professionali" anche di notevole rilevanza, e via discorrendo; si pretende che siamo onnipotenti, onniscienti, onnipresenti ... E, così, la scuola è diventata un po' il lavandino della società... Noi, di tanto in tanto, vorremmo anche un po' insegnare, sviscerare assieme agli studenti il Sapere, la Conoscenza, la Cultura. Ma se ci arrivano pieni di tensioni, con un loro vissuto extra-scolastico troppo strong perché le loro spalle lo possano reggere, con genitori che dicono: non so come fare, mi aiuti lei ..., insegnare diventa impossibile se prima non si tenta di appianare i conflitti e le contraddizioni in cui vivono. Il discorso da fare sarebbe molto più complesso ed articolato. Non riguarda tutti, per fortuna, altrimenti si starebbe già avverando una nuova e moderna "strage degli Innocenti".
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Iscritto dal : 2/15/2009 Posts: 15,948
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In questo mondo di consumismo sfrenato per far soldi non si guarda in faccia a nessuno e i genitori(almeno una buona parte) dei piccoli di oggi non dedicano molto tempo a loro e concedono loro tutto quello che chiedono credendo in questo modo di compensare quello che non danno e demandando come dice giustamente azzurra alle insegnanti più che alla scuola quello che dovrebbe essere il loro compito. In famiglia oggi si insegnano poco i veri valori e persino nello sport dove l'importante per i bambini sarebbe divertirsi e non essere il più bravo. Un giorno per caso ho assistito per un quarto d'ora ad una partita dei "pulcini" e sentir dire un genitore al figlio"vai corri a quello davanti spezzagli le gambe"sono rimasto veramente allibito e devo dire che in certe scuole calcio i bambini meno dotati vengono tenuti in disparte aumentando così le loro frustrazioni,trasformando il divertimento in un incubo.
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Iscritto dal : 9/20/2004 Posts: 1,595
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monsee ha scritto:Il punto -ma la mia non vuol essere una "posizione critica" .... Monsee [il tuo intervento (è sicuramente molto interessante -però devo dire che- dopo il terzo)] livello di parentesi (o forse - oserei dire - anche di più), non riuscivo "proprio" (più) a raccapezzarmici {d'altra parte - e questo lo dico "per inciso" - si può dire... raccapezzarmici? o forse [ma qui stiamo divagando] si dovrebbe dire "raccapezzarmi"?}. Comunque non vorrei... che prendessi [[[troppo sul serio] questo mio bonario] (quanto burlesco) post di risposta]. Tornando all'ARGOMENTO principale - ma in fondo perchè dovrei considerare "principale" un argomento (rispetto ad un altro), quando tutti "gli" {} argomenti dovrebbero avere pari (?) dignità? - penso che il motivo di siffatto fanciullesco comportamento (che di fanciullesco - orbene - ha dimolta carenza) sia, sia... sia... eh poffarre! Dov'ero rimasto? Ho (forse) perso PER strada qualche impianto digressivo o qualche lemma di codesto [meraviglioso - oserei dire - "periodo"]? Non me ne vogliano gli Aiutamici (e mi scagioni il cortese Monsee per questo fare pacioso (e giocondo), se v'ho [io non direi - mai - "v'ho"] fatto scialacquare alcuni secondi, ma -ebbene si "lo confesso"- alla vista di cotanta sublime prosa, non resistetti alla{([(-(perversa)-)])} tentazione di cimentarmi in similar TENZONE! Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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Iscritto dal : 9/6/2006 Posts: 7,685
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I genitori devono fare i genitori e gli insegnanti insegnare. Non possiamo demandare agli insegnanti l'educazione perchè è un valore che deve venire "naturale" dalla famiglia; è ovvio che se i genitori sono menefreghisti e maleducati non fanno altro che passare questi valori ai figli. Io ho la fortuna di avere una figlia brava che capisce le cose che le si dice, mia moglie è una donna intelligente e insieme remiamo nella stessa direzione facendo un fronte compatto per nostra figlia. Sono stato rappresentante di classe per 4 anni alle elementari ed ho visto tanti genitori che rovinano i figli dandogli ragione a priori, genitori che contestano agli insegnanti i voti le note i rimproveri fatti ai loro "stronzetti". Nella classe di mia figlia 3 mesi addietro hanno beccato dei ragazzini (di 1 media CRIBBIO) fumare sigarette, l'insegnate li ha fotografati (a che punto siamo) e questi si è sentito rispondere da un ragazzino "tanto è la tua parola contro la mia" !!!
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Iscritto dal : 2/17/2008 Posts: 887
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Il problema più grave sono veramente le famiglie che "educano" questi ragazzi. Io sono mamma di un ragazzo di 14 anni e di un bimbo di 6 anni. Due caratteri molto diversi tra loro ma uniti da uno stesso principio...rispetto. Io e mio marito abbiamo deciso per una linea di comunicazione diretta coi ragazzi, anche se a volte uno è stanco o ha mille pensieri per la testa...il dialogo alla base di tutto. Giochi, videogames , televisione con la dovuta calma, sinceramente preferisco vedere in azione la fantasia dei ragazzi che vederli rincitrullirsi davanti a un video...è anche vero che diventa ogni giorno più difficile far capire loro qual'è la strada giusta perchè spesso le risposte sono "ma i miei compagni lo fanno, c'è l'hanno..." Sento di ragazzini, compagni di mio figlio che frequentano le discoteche!!! assurdo...per me. Sono rappresentante di classe e spesso mi sento dire da altri genitori, che gli insegnanti : danno troppi compiti, c'è l'hanno con il figlio, non spiegano bene etc... Io fino ad oggi, o sono stata molto fortunata o non so, ma ho trovato sempre persone molto disponibili e preparate/i. Quando hanno dovuto richiamare o dare un 5 non mi sono sognata di andare a chiedere spiegazioni, mi sono limitata a fare la ramanzina a mio figlio e aiutarlo a rimediare il 5. Questi sono i risultati di una società di veline, letterine, reality etc...peccato che pagheranno i ragazzi un prezzo molto duro.
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Iscritto dal : 9/6/2006 Posts: 7,685
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suarez73 ha scritto: danno troppi compiti, c'è l'hanno con il figlio, non spiegano bene etc... Io fino ad oggi, o sono stata molto fortunata o non so, ma ho trovato sempre persone molto disponibili e preparate/i. Quando hanno dovuto richiamare o dare un 5 non mi sono sognata di andare a chiedere spiegazioni, mi sono limitata a fare la ramanzina a mio figlio e aiutarlo a rimediare il 5. Questi sono i risultati di una società di veline, letterine, reality etc...peccato che pagheranno i ragazzi un prezzo molto duro. Questo è esattamente il mio pensiero e le stesse cose sentite dalle "mamme".
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Iscritto dal : 2/15/2009 Posts: 15,948
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suarez73 ha scritto:Il problema più grave sono veramente le famiglie che "educano" questi ragazzi. Io sono mamma di un ragazzo di 14 anni e di un bimbo di 6 anni. Due caratteri molto diversi tra loro ma uniti da uno stesso principio...rispetto. Io e mio marito abbiamo deciso per una linea di comunicazione diretta coi ragazzi, anche se a volte uno è stanco o ha mille pensieri per la testa...il dialogo alla base di tutto. Giochi, videogames , televisione con la dovuta calma, sinceramente preferisco vedere in azione la fantasia dei ragazzi che vederli rincitrullirsi davanti a un video...è anche vero che diventa ogni giorno più difficile far capire loro qual'è la strada giusta perchè spesso le risposte sono "ma i miei compagni lo fanno, c'è l'hanno..." Sento di ragazzini, compagni di mio figlio che frequentano le discoteche!!! assurdo...per me. Sono rappresentante di classe e spesso mi sento dire da altri genitori, che gli insegnanti : danno troppi compiti, c'è l'hanno con il figlio, non spiegano bene etc... Io fino ad oggi, o sono stata molto fortunata o non so, ma ho trovato sempre persone molto disponibili e preparate/i. Quando hanno dovuto richiamare o dare un 5 non mi sono sognata di andare a chiedere spiegazioni, mi sono limitata a fare la ramanzina a mio figlio e aiutarlo a rimediare il 5. Questi sono i risultati di una società di veline, letterine, reality etc...peccato che pagheranno i ragazzi un prezzo molto duro. Sue sei grande!
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Ti ringrazio Rude! complimento reciproco....anche tu e famiglia avete fatto un ottimo lavoro!
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Sue, Crilupa, Rude, se tutti i genitori la pensassero come voi e tutti gli insegnanti fossero come le nostre Azzurra e Cri il mondo sarebbe migliore e non impuzzolentito dalle figurine!!! Ciao.
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Ciao a tutti. Leggo ora l'intervento, reduce da giornate "scolastiche"..innominabili. Mi sono riconosciuta totalmente nelle parole di Azzurra: un incredibile deja vu, leggerla. Mi sembrava di avere, io stessa, espresso le medesime considerazioni. Non ho molto, purtroppo, da aggiungere. Nel senso che è già stato detto tutto. Conosciamo la situazione sociale attuale, questa società disattenta e vuota, volta all'apparenza e al piacere consumato in fretta, all'usa-e-getta delle relazioni così come dei valori... Ogni giorno mi accingo ad entrare in classe, entusiasta, ed ogni giorno mi ritrovo a metter da parte il "lavoro" preparato, per affrontare tematiche sempre diverse, sempre nuove ed altrettanto importanti. Stando a contatto con dei bambini, non mi sento di lasciar cadere nulla nel vuoto, per cui colgo ogni segnale che inviano e...mi fermo. In questa direzione ho anche installato, in classe, una vera e propria cassetta delle lettere, in cui, settimanalmente, ognuno di loro scrive (si sfoga) con compagni e insegnanti. Io rispondo a tutti, nel vano tentativo di esser vicina e presente in un momento tanto delicato della crescita. Che dire. Adulti e genitori fragili, che si guardano allo specchio senza vedersi, e cercano un'identità, un'assurda forma di "potere" mediante i soldi e il possesso di qualcosa..per esser qualcuno. Adulti, bambini spesso mal cresciuti, insicuri e desiderosi di affermarsi sfidando l'Istituzione, che rappresenta il Valore per eccellenza. Adulti, io ritengo, che vanno spesso presi per mano, esattamente come i loro figli, e guidati. Hanno mille problemi, mille difficoltà, ma non lo ammetteranno mai, perchè farlo è troppo doloroso e richiede una forte umiltà e una buona dose di autocritica. Spesso vedo genitori che hanno bisogno di aiuto..ed io, se lo riconosco (non sono infallibile), tento di indicare loro, con discrezione, una piccola luce nel buio.. Così mi ritrovo ad esser di tutto, tranne che un'insegnante. Psicologa, appunto.
..E il mercato dei giocattoli per bambini, un business ben costruito. Li conoscono bene, loro, i nostri pargoletti, e sanno il verso da cui prenderli. Questi tipi di carte, così come tutti ciò che è proibito e schifoso, è più attraente, proprio per le caratteristiche implicite di tabù insite nella natura dell'oggetto stesso. Già.. Io adoro insegnare, stare con i bambini perchè credo in loro. Essi sono il nostro futuro, ed io mi sento un po' il Piccolo Principe, personaggio che amo in assoluto, che cura con dedizione il suo prezioso fiore..senza smettere mai di aver fiducia nel mio operato e in ciò che mi auguro di diffondere..il seme della conoscenza, la curiosità e la voglia di andare avanti. E vi saluto, tutti, con la citazione stessa, poetica e magnifica.. "Non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi. E' il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante"
N.B. - Bellissimo questo forum, dove si discute di tutto, ci si confronta in armonia. Eco..grazie per le tue parole!!
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