|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 4/10/2005 Posts: 3,476
|
Ho una richiesta particolare da porvi. Non riguarda minimamente l'informatica, ma è una cosa che mi sta a cuore moltissimo. Ho un'amica che ha appena cominciato la specialistica in Filosofia. A fine mese farà la festa per la laurea triennale, molto contenta dato che per lei la filosofia è il miglior modo per essere se stessa. Insomma, le piace parecchio. Però le difficoltà non mancano, soprattutto per quanto concerne il suo futuro. Ieri l'ho incontrata molto abbattuta e triste. Mi ha confessato che tantissima gente ha lasciato la facoltà perchè da un punto di vista pratico filosofia non ti da un lavoro, un futuro certo. Lei questo lo sapeva benissimo. Lo ha sempre detto che filosofia la fa per passione, ma la questione è diversa. Ormai sono solo una decina per la specialistica e tutti quanti la vedono il loro futuro molto male. Questa mia amica si domanda sempre più se possa esistere un lavoro dove tutta la fatica che ci mette possa essere ricompensata in qualche modo. A parte l'insegnante, che lei non si sente di fare, possibile non esistano ambiti lavorativi dove la laurea in filosofia possa dare un contributo più o meno utile? Insomma, dovreste vederla come le piace, ha la media del 30 perchè studia parecchio e ce la mette tutta. A me dispiacerebbe vederla cassiera al supermercato dopo tanta faticaccia! Vorrei chiedere a voi se conoscete qualche ambito dove una laurea del genere possa essere riconosciuta... vorrei consolarla un po'! Grazie! By Granuz88
|
|
|
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 9/20/2004 Posts: 1,595
|
il problema secondo me è semplice (a parole): l'Italia ha bisogno supponiamo, di 1.000 laureati in filosofia, se ne iscrivono 10.000 e se ne laureano 5.000. E' evidente che 4.000 di essi rimarranno a spasso o andranno a fare un lavoro non attinente. Se lei è veramente brava, forse riuscirà ad essere tra quei 1.000. Rimane il fatto che il numero "1.000" è totalmente arbitrario. Se escludiamo l'insegnamento (che non le piace), quanti posti da filosofo restano? Onestamente non ne ho idea... Nella realtà attuale, l'unico indirizzo remunerativo che io conosca dove una laurea in filosofia è apprezzata (anche se meno di quella in psicologia) è l'ambito dell'Human Resources, dove avere una buona capacità di relazione interpersonale, di trattativa, unita alle capacita di visione globale e sintesi, è cosa piuttosto apprezzata. Certo non deve illudersi di essere assunta fin dall'inizio come responsabile delle risorse umane di una grande multinazionale... :-) Un corso post laurea di economia o organizzazione aziendale potrebbe essere un ottimo atout. Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 8/19/2005 Posts: 4,409
|
Opzione due, scrive un libro diventa famosa e va come opinionista in televisione. Può sembrare una battuta, ed in parte lo é, pero....
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 4/10/2005 Posts: 3,476
|
grazie esa, però la tv, giustamente, la odia! E poi gli opinionisti che vano in tv al 99% sono dei cialtroni... non è il suo stile! Dead, interessante invece la questione dell'Human Resources. Certo, di qui a due anni (quando terminerà gli studi), chissà cosa farà, ma è comunque un buon punto di partenza per non scoraggiarla... Se a qualcuno vengono altre idee, sono ben accette! Grazie ad entrambi comunque! By Granuz88
|
|
Rank: Member
Iscritto dal : 10/4/2006 Posts: 0
|
La laurea in filosofia prevede anche impieghi o collaborazioni presso case editrici, centri culturali, centri studi, fondazioni e in imprese pubbliche e private in ambiti quali le relazioni pubbliche, la comunicazione, la pubblicità................
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
|
Per quel che ho visto io, l'aver conseguito una Laurea (magari, a pieni voti e con la lode) in Filosofia è fatto NECESSARIO ma non SUFFICIENTE. Per poter, dopo, lavorare "nel campo", occorre aver sviluppato idee che siano -in qualche- modo "innovative" (nuove concezioni filosofiche) oppure "analitiche" (critiche suggestive di concezioni filosofiche esistenti) o anche "sintetiche" (sintesi -quantomeno, espositiva o didattica- di concezioni filosofiche pre-esistenti al fine di costruirne una complessiva). Soltanto in questo modo è possibile "lavorare nel campo", essenzialmente elaborando saggi e scrivendo, attorno alle proprie vedute, buoni libri. A parte questo, c'è solo l'insegnamento (che è un "lavorar nel campo del trasmettere filosofie elaborare da altri") oppure l'impiego nel settore delle "risorse umane" (che è un "mettere al servizio dell'azienda" le proprie competenze... più su di un piano "psicologico", comunque, dato che la psicologia -così come la didattica- mira a "prostituirsi al potere" molto di più, che non su un vero piano "filosofico" [ogni vera "filosofia", eccettuate tutte quelle a sfondo o supporto fideistico-religioso -ad esempio: il comunismo,- rifugge per sua stessa natura dal mettersi al servizio di un qualsivoglia sfruttamento -anche quando ricompensato bene economicamente- degli esseri umani]).
|
|
Guest |