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Il vangelo di Gentilini

Esce il testo pressoché integrale del discorso che Gentilini ha tenuto alla festa della Lega, domenica scorsa a Venezia, ed è un testo di così rozza violenza, che merita di essere analizzato: è la prima volta che càpita di veder condensato in una colonna il sistema del primo sceriffo d´Italia.

"Popolo della Legaaaaa! - esordisce -. La Lega si è svegliataaaaaaa!": appena salito sul palco aizza l´orgoglio dei leghisti, annunciando che la Lega che sembrava impotente in realtà dormiva, adesso si è svegliata e mangerà il mondo.

"Le mura di Roma stanno crollando sotto i colpi di maglio della Lega": il nemico è sempre Roma, ma adesso i leghisti sono arrivati sotto le sue mura e le abbattono, sono i nuovi barbari.

"Questo è il vangelo secondo Gentilini": la parola vangelo manda una luce che vorrebb´essere sacrale su tutto il proclama.

"Voglio la rivoluzione contro i campi dei nomadi e degli zingari": non leggi, che rispettino i codici, ma la rivoluzione, che scatena il furore.

"Io ne ho distrutti due a Treviso": non messi in regola o bonificati, ma distrutti, dunque il problema degli zingari non è come si comportano, ma il fatto che esistono.

"Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anzianiiiiiii!": non rieducarli ma eliminarli, toglierli dalla vita. Molto più di quello che chiede la Lega.

Infatti: "Se Maroni ha detto tolleranza zero, io voglio tolleranza doppio zero". Questo è uno slogan a uso interno, stabilisce una supremazia da leghista dentro la Lega, non c´è nessun leghista più leghista di lui.

"Prenderò dei turaccioli per ficcarli in bocca e su per il c… ai giornalisti che infangano la Lega": l´allusione oscena serve a cementare l´oratore con chi ascolta, crea intimità, non c´è intimità più forte di quella sessuale, e infatti a questo punto gli applausi scrosciano.

"Voglio la rivoluzione contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici": ma tra questi ci sono anche le gerarchie ecclesiastiche, e allora? "Le gerarchie ecclesiastiche dicono: Lasciamoli pregare. Noooo! Vanno a pregare nei desertiiii!": ma vengono dai deserti, e allora questa è una cacciata indietro con l´uso della forza, il loro voler pregare è un oltraggio che ci autorizza a usar ogni mezzo per rispedirli a casa. La presenza degli islamici diventa oltraggiosa quando si comportano da islamici.

"Ho scritto anche al papa: gli islamici, che tornino a pregare nei loro paesi": probabilmente è vero, avrà scritto al papa, ma il papa non ha risposto e lui adesso, annunciandolo pubblicamente, si presenta come più cristiano del capo dei cristiani. "Voglio la rivoluzione contro la Magistratura: ad applicare le leggi devono essere i giudici veneti": qui c´è l´idea che il potere gudiziario, per essere un potere, deve rappresentare il popolo, ma per rappresentare il popolo dev´essere eletto dal popolo, e questo è il programma sottinteso: giudici eletti.

"Questo è il vangelo di Gentilini: tutto a noi e se avanza qualcosa agli altri. Voglio la rivoluzione contro i phone center i cui avventori si mettono a mangiare in piena notte e poi pisciano sui muri: che vadano a pisciare nelle loro moscheeeee!": il discorso tocca l´apice, "pisciare nelle moschee" è il motto che muove una spedizione punitiva, e lui urlando la guida.

"Voglio la rivoluzione contro il burqa e i veli delle donne, che mostrino l´ombelico caso mai… Non voglio veder neri, marroni o grigi che insegnano ai nostri bambini, cosa insegnano, la civiltà del deserto? Ho scritto al presidente della repubblica": probabilmente anche questo è vero, avrà scritto a Napolitano ma Napolitano non ha risposto, e denunciando la cosa pubblicamente il vicesindaco di Treviso comunica: non c´è da fidarsi del presidente della repubblica. Ognuno è la propria origine: patria, cultura e razza sono unite.

"Queste sono le parole del vangelo secondo Gentilini, ho bisogno di voi, statemi vicini": nel vangelo secondo qualcun altro, quando il protagonista sentiva avvicinarsi l´ora della morte, pregava i seguaci di vegliare con lui. Anche per Gentilini è un´ora brutta, l´ora dell´estremo pericolo. Le ultime parole: "Viva la Lega!" e il coro di risposta saldano l´abbraccio.

Il buon Dio crea la terra. Poi crea l'Italia. Poi si accorge che c'è la Padania. Allora crea la nebbia.
Quanto c'è del vero in questa barzelletta!!

Lo considero un delirio ... E mi vergogno di come riversa sugli altri le sue frustrazioni, la sua rozzezza culturale e umana. Chissà se lui è privo di scheletri nel suo armadio.

Sei anni fa ho ereditato un alunno vittima delle "pulizie anti muslim" operate proprio in quel di Treviso. Probabilmente già noi Europei non siamo visti da loro di buon occhio, ma questo mio alunno ci odiava a morte, perché gli Italiani gli avevano portato via la casa e questo se lo ricorderà per sempre. E, allora, grazie! a questi Signori per aver stimolato in una piccola mente un odio ed un rancore che, credo, non lo abbandoneranno mai.

nostradamus ha predetto che l'islam invaderà la terra. e ci sarà l'apocalisse dopo un papa nero.
non sono razzista ma non possiamo permettere tutto quello che vogliono per passare come buonisti. quante chiese cristiane ci sono in terra islamica? quando andiamo nei loro paesi rispettiamo le loro leggi, perchè non fanno altrettanto loro quando vengono da noi? forse non sapete quanto ci guadagna lo stato sulla tratta degli immigrati.
(e quel pirla di berlusconi va a costruire autostrade in libia convinto che gheddafi fermi l'emigrazione!!!)

Per Azzurra_g. La realtà è sempre complessa e non è mai solo bianca o solo nera. Ti racconto due cose. Un D.S. mi ha riferito che una sua insegnante è andata da lui abbastanza sconvolta perché un alunno musulmano le aveva detto in classe: "Non ti ascolto né obbedisco perché sei donna". Anche a me è successo un episodio che mi ha fatto riflettere molto. Avevo un'alunna somala molto brava, simpatica e con tutte le altre buone qualità del mondo. Un giorno mi mostrò un suo scritto in cui affermava che era dovere di ogni musulmano fare la guerra santa. Le chiesi perché fare le guerre, seppure sante e lei candidamente mi rispose che sicuramente la guerra era una cosa brutta, ma nel Corano c'era scritto così. Mi sono accorto in un attimo che tutto il mio lavoro contro le intolleranze, il razzismo, il sostenere l'appartenenza ad una sola ed unica razza, quella dell'uomo (anche il più sprovveduto dei miei alunni affermava con sicurezza che non esistono razze umane perché tutti gli uomini della terra hanno 46 cromosomi) non era servito a nulla. Purtroppo per tanta gente sono molto efficaci le "sparate" (eufemismo)di personaggi di bassa lega (mi si perdoni il gioco di parole) come Gentilini e Caldiroli: eliminiamo gli stranieri ed eliminiamo ogni problema. Bellissimi discorsi che portano diritti diritti all'orrore della risiera di S. Sabba (a Trieste), l'unico campo di sterminio nazista in italia. La convivenza porta senza dubbio dei problemi, sta però nella buona volontà di ogni uomo far sì che tutti abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri e possano vivere pacificamente insieme.

Secondo il mio punto di vista, l'errore principale non sta nella mentalità dello Straniero che viene in Italia, ma nell'idea che diamo di noi e del nostro Paese.
Faccio un esempio: quando gli Austriaci (cito a caso) vengono sulle nostre spiagge a trascorrere le loro vacanze, appena varcano il confine sanno benissimo tutto quello che possono permettersi di fare; quando rientrano nella loro terra, tornano silenziosi e disciplinati come lì viene richiesto.
E' come in una famiglia, o a scuola, o in qualsiasi ambiente di lavoro o nella società in generale: se non ci sono delle regole condivise stabilite a priori e degli esempi di comportamento, i figli fanno quello che vogliono e stanno dalla parte del genitore permissivo, gli alunni non si governano, fra i lavoratori la regola è il non rispetto e la prepotenza e nella società, in generale, vediamo come vanno le cose.

Altro punto importante è che l'Italia ha bisogno di forza lavoro straniera per attività che molti Italiani, da tempo, disdegnano. E gli Stranieri lo sanno bene.
Le nostre regole non le hanno fatte loro, ma sanno bene che da noi si può "osare" per avere di più.

Ricordo gli inizi della mia carriera lavorativa, quando con l'entrata in vigore dei Nuovi Programmi ci hanno “obbligati” ad una formazione quinquennale forzata. Per me è stata una palla indescrivibile, poche cose mi sono servite e mi sono rimaste impresse. Una, in particolare, mi ha colpita e nel tempo si è rivelata profetica: un docente formatore di materie matematico-scientifiche ci disse (si parla di 20 anni fa) che gli Italiani stavano disdegnando la fatica fisica e, perciò, questo avrebbe reso necessario importare forza lavoro. Aggiunse anche che negli anni a venire moltissimi Italiani avrebbero disdegnato anche la fatica mentale (cosa vediamo oggi nelle scuole?). Conclusione: lo Straniero avrebbe preso il sopravvento per sopravvivenza, per necessità, perché la strada era libera, perché la sua terra non gli offriva abbastanza, perché qui ce la poteva fare.

Con finora poche regole chiare per tutti, ecco a che punto siamo arrivati. Ed ora c'è chi vuole la pulizia etnica: attenzione, però, che loro, gli Stranieri, non hanno nulla da perdere e non gli importa neppure di morire. E certi proclami non fanno altro che surriscaldare gli animi e incentivare l'odio razziale anche nei nostri confronti.

In ogni caso mi sembra un discorso a dir poco inaccettabile, ancor piu' perche' fatto da un'esponente di un gruppo di maggioranza del nostro governo, da cui non mi sento comuque rappresentato